I ricercatori temono che l’avvio della stagione venatoria possa mettere a rischio i volatili. L’idea è quella di catturarli con un’esca
Ma gli “Ibis eremita” di Thiene potrebbero avere le ore contate? Tra pochi giorni inizierà la stagione venatoria, e gli ambientalisti sono preoccupati per i sei uccelli rari ospiti da più di un mese all´aeroporto cittadino.
Ancora di più lo sono i ricercatori austriaci di “Waldrapp”, in prima fila nel progetto internazionale che mira a ristabilire delle colonie di Ibis in Europa dove questi uccelli sono quasi estinti.
È una preoccupazione che ha spinto gli austriaci a precipitarsi in città per catturare i sei esemplari e trasferirli in un luogo protetto.
PROGRAMMA DI PROTEZIONE. «Il progetto di ripopolazione di questa specie – spiega Nicoletta Perco, referente italiana per il “Waldrappteam” – è iniziato qualche anno fa, ma solo ora si hanno i primi e confortanti risultati. Alcuni esemplari hanno infatti iniziato a migrare da soli dall´Austria alla Toscana, luogo in cui svernano, ed anche a riprodursi. Gli Ibis che sono arrivati a Thiene sicuramente hanno perso la rotta migratoria ed ora non sanno tornare a casa: per questo vanno assolutamente aiutati perché con l´arrivo dell´autunno, tra la caccia ed il freddo, rischiamo di registrare notevoli perdite»
TECNICHE DI CATTURA. «I colleghi austriaci hanno deciso di intervenire al più presto – continua Perco – per recuperare i sei Ibis presenti a Thiene e trasportarli fino all´oasi Wwf di Orbetello dove passeranno l´inverno all´interno delle voliere.
La cattura avverrà in questi giorni, dato che domenica inizia la stagione venatoria, e probabilmente verrà impiegata la loro madre adottiva». I ricercatori utilizzeranno l´Ibis femmina che li ha allevati come “esca”: il suo richiamo li farà avvicinare e a quel punto scatterà la cattura. Se questo piano non dovesse funzionare, la squadra di ricercatori offrirà loro del cibo; essendo animali socievoli e abituati alla presenza umana, non sarà poi difficile prenderli.
SPECIE QUASI ESTINTA. Gli Ibis eremita sono quasi estinti in Europa e nel mondo ce ne sono poche decine. Vengono allevati in Austria, sede del progetto, dove viene insegnato loro a volare lungo la rotta che li porta a svernare in Toscana. L´imprinting viene eseguito da una squadra di studiosi che, a bordo di paraplani a motore, vola al loro fianco per tutto il viaggio dall´Austria all´oasi Wwf di Orbetello, passando per la Slovenia.
MASCOTTE DEI PILOTI. Ad inizio agosto sono arrivati all´aeroporto Ferrarin quattro Ibis, attirati dal prato, ricco di insetti, e dai velivoli, che loro hanno imparato a conoscere grazie ai viaggi di imprinting. Qualche settimana dopo, a questi primi quattro esemplari se ne sono aggiunti altri due: gli Ibis sono stati subito “adottati” dalla scuola volo del Ferrarin, che li ha considerati di buon auspicio per l´aeroporto.
Il Giornale di Vicenza – 14 settembre 2012