«Stop al massacro dei cuccioli di volpe nel Trevigiano». È l’appello lanciato da Brigitte Bardot. L’icona sexy francese, fervente animalista, ha inviato al presidente della Provincia, Leonardo Muraro, una lettera, nella quale chiede di sopprimere la delibera che consente la caccia alla volpe in tana fino in primavera, quando i cuccioli sono con la madre.
«So che in Francia non è meglio, c’è lo stesso macello, lo stesso scandalo — scrive ancora B.B. — ma il mio Paese preferito, l’Italia, non deve fare rima con barbarie. La caccia alla volpe in tana è un orrore. Amo gli italiani e la bella provincia di Treviso, l’Italia non dev’essere associata a queste pratiche di altri tempi, che coprono di vergogna l’uomo». L’attrice punta il dito con la determinazione 2638/2013, che ha conosciuto grazie ad Andrea Zanoni, eurodeputato trevigiano e vicepresidente dell’intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali al Parlamento europeo, il quale ha stimato in 1.050 le volpi che la Provincia vuole abbattere nel prossimo triennio. «È una decisione scellerata, che deve essere fermata», ripete da mesi Zanoni.
Nel mezzo del caos mediatico che si è creato con la presa di posizione della parigina, il presidente Muraro non si scompone. Dopo aver premesso che «la lettera a noi non è arrivata, attendiamo», ha deciso di tirare fuori dal cilindro un invito galante. «Chiedo a Brigitte Bardot di venire a visitare la Marca — dice — pagherò io il soggiorno a Castelbrando, con i miei soldi. E poi la porterò in giro per la campagna a farle parlare con la gente, a farle capire i danni che causano le volpi quando si moltiplicano liberamente. È stata male informata, quegli animali vanno uccisi per mantenere l’equilibrio naturale. Venga a vedere quella che definisce la bella provincia di Treviso. Venga a vedere se quello che le hanno detto è vero, sarò felice di illustrarle cosa invece facciamo per il bene della fauna».
Mauro Pigozzo – Corriere del Veneto – 15 febbraio 2014