La Marca è la prima ad aprire un Covid-hospital: da ieri il Ca’ Foncello trasferisce pazienti al San Camillo. «Per ora sono 28 posti letto – spiega il dg Francesco Benazzi – arriveremo gradualmente a 40 posti nell’ala sud, a seconda delle necessità. Possiamo arrivare a un massimo di 134, al momento non riteniamo servano tutti. Ringrazio il San Camillo e Suor Lancy. Abbiamo inviato i primi due pazienti, 6 pazienti Covid erano già ricoverati». Questi otto vanno quindi a sommarsi ai 140 ricoveri negli ospedali di Treviso, Vittorio Veneto, Conegliano e Montebelluna, dei quali 8 in terapia intensiva. Tutti numeri in aumento progressivo e continuo. «A Vittorio Veneto abbiamo una potenzialità di 180 posti, andremo ad impegnarli poco alla volta, oggi cerchiamo di garantire i ricoveri mantenendo le attività ospedaliere per i pazienti non Covid. Al momento non siamo in una situazione così grave da sospendere il servizio ordinario e vogliamo proseguire il più a lungo possibile».
E ieri la Marca ha registrato 443 nuovi casi di coronavirus: un numero enorme. Sono 9.857 i contagi da inizio epidemia, da quel 25 febbraio stampato nella memoria dei trevigiani, e 4.569 persone sono attualmente positive. Sono le due cifre più alte di tutto il Veneto. Il record dell’Usl 2 prova a trovare una spiegazione nelle parole di Benazzi: «Credo dipenda tutto dai numeri dei tamponi, abbiamo già fatto 112 mila test ai drive-in, ne facciamo più di tutte le altre Usl venete, l’indagine epidemiologica arriva a tutti i contatti stretti che vengono messi in isolamento. Continuiamo a trovare molti asintomatici, per ora sono circa il 95%».
L’Usl 2 ha scoperto un nuovo focolaio di Covid: si tratta di un’attività commerciale, una grande macelleria, con 14 casi di positività. Da giorni il governatore Zaia parla della criticità dei macelli e dei mattatoi proprio per le basse temperature e la vicinanza a carni e materiali organici, e oggi nella Marca (dopo l’alimentare Aia che aveva una grande area dedita alla lavorazione delle carni) il caso è arrivato. Altri cinque contagi sono stati identificati a partire da un battesimo dello scorso fine settimana: erano tutti presenti alla cerimonia.
Ma il fronte più delicato è ancora quello della scuola (foto 3) : si moltiplicano molto velocemente le classi in quarantena o con alunni positivi che continuano l’attività in presenza con controllo sanitario. In isolamento si trovano oggi i ragazzi di 49 classi, altre 107 sono in auto-monitoraggio. Oggi sono 156: solo lunedì erano 96.
Fra i nuovi contagiati di ieri c’è anche il sindaco di Sernaglia della Battaglia, Mirco Villanova: è sintomatico e si trova in isolamento domiciliare. Il municipio è chiuso al pubblico per consentire la sanificazione degli ambienti: si potrà accedere solo su appuntamento, suonando il campanello e chiedendo l’autorizzazione, dalla giornata di oggi. Ovviamente, rispettando tutte le misure di prevenzione e sicurezza dettate dall’emergenza. Dal Comune fanno sapere che Villanova rimane in contatto con la giunta, i consiglieri e gli uffici comunali per coordinare l’attività amministrativa, ma il ricevimento dei cittadini è sospeso fino a nuova comunicazione.
Entro pochi giorni l’Usl 2 attiverà altri due Covid-point a Valdobbiadene e Conscio per sgravare i drive-in per i tamponi di Conegliano e Treviso. Ma nella Marca arriva anche l’esercito: il contingente inviato per dare supporto ai servizi di prevenzione oberati di lavoro (anche notturno). A Treviso arriveranno tre team, due andranno a Conegliano, uno al drive-in di Altivole per il distretto di Montebelluna e Castelfranco.