Struttura organizzativa e assistenza erogata in tutti i settori dell’Ulss 20 di Verona sono praticamente al top dei criteri regionali di valutazione per ottenere l’accreditamento istituzionale di qualità, previsto da una specifica legge regionale. L’indice di efficienza medio è infatti al 98,15%.
La struttura organizzativa e l’assistenza erogata in tutti i settori dell’Ulss 20 di Verona sono praticamente al top dei criteri regionali di valutazione per ottenere l’accreditamento istituzionale di qualità, previsto da una specifica legge regionale. L’indice di efficienza medio è infatti al 98,15%.
Il risultato, frutto di approfondite verifiche effettuate sin da febbraio dai valutatori dell’Agenzia regionale socio sanitaria, è stato presentato oggi alla stampa dal direttore generale Giuseppina Bonavina, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. Nel 2010 l’azienda aveva effettuato dei test di autovalutazione, che erano arrivati all’88,3%. La valutazione dei tecnici dell’Arss ha riguardato tutte le strutture ospedaliere, territoriali ed amministrative. «Rispetto alla nostra autovalutazione del 2010 – ha detto la Bonavina – riscontriamo un miglioramento significativo, ed è un dato rilevante, perchè dimostra che le iniziative attivate dove avevamo riscontrato qualche carenza hanno centrato l’obiettivo. Allora, ad esempio, emergevano ritardi nell’informatizzazione, che oggi è invece uno dei nostri fiori all’occhiello e che fornisce ai cittadini anche la possibilità di scaricare i loro referti sul pc di casa». «È un risultato che rende orgogliosi – ha detto da parte sua Coletto – e che sicuramente colloca questa Ulss nell’area dell’eccellenza assoluta regionale. E non si tratta di potersi mettere una sterile medaglia al collo perchè i criteri di valutazione nella nostra Regione sono rigidi e la legge sull’accreditamento prevede anche la sospensione dell’attività se i parametri scendono al di sotto di un certo livello. È anche importante sapere – ha aggiunto Coletto – che si tratta di valutazioni e procedure esattamente uguali per il pubblico e per il privato, convenzionato e non, il che garantisce che tutta l’offerta sanitaria veneta sia di alta qualità».
La valutazione per ambiti assistenziali, quelli che più interessano direttamente il cittadino, è stata del 98,35% per l’assistenza ospedaliera per acuti (l’autovalutazione dell’Ulss nel 2010 si era fermata all’86,22%); del 97,75% per i servizi di diagnosi e cura (83,27% nel 2010); del 98,19% per l’assistenza sanitaria collettiva, vale a dire vaccinazioni e screening (90,49% nel 2010); del 97,98% per l’assistenza dei distretti sociosanitari (83,81% nel 2010); del 98,07% per l’attività degli Hospice per malati terminali di Marzana e Cologna Veneta (81,90% nel 2010); e del 98,64% rispetto al settore della tutela della salute mentale (85,74% nel 2010).
L’Arena – 26 giugno 2012