
Usa, Ferrero rileva le barrette Nestlé per 2,8 miliardi $. Il gruppo terzo al mondo nel cioccolato
La politica delle acquisizioni per Ferrero è andata in crescendo: avviata nel 2012 con alcune attività Stelliferi (Italia-Turchia) seguita nel 2014 dalla turca Oltan per blindare la filiera delle nocciole, arriva ora al cuore del mercato statunitense e mette a segno un deal che cambia strutturalmente gli equilibri e i pesi. Ferrero ha fatto il grande salto sul mercato americano e in meno di un anno ha costruito un business che supera i due miliardi e mezzo di dollari tenendo conto della sua quota di mercato negli States e delle tre acquisizioni messe a segno negli ultimi mesi. L’ultimo dato di bilancio disponibile (al 31 agosto 2016) vede i ricavi di Ferrero a quota 10,3 miliardi di euro e non consolida naturalmente le ultime operazioni negli Stati Uniti passati in pochi mesi da quinto mercato per il Gruppo di Alba a focus industriale e commerciale. Il punto sta proprio qui: la presenza forte sul mercato americano diventa, grazie all’acquisizione di brand, stabilimenti e canali distributivi, uno straordinario canale di ulteriore espansione per Ferrero.
Per Lapo Civiletti, Ceo del Gruppo Ferrero, «il nostro impegno nel trasferire valore ai consumatori e ai clienti nordamericani sarà ulteriormente rafforzato dall’arrivo nel nostro portafoglio di brand così potenti del confectionery e del mercato del cioccolato». Tra le attività acquisite dalla multinazionale svizzera – nell’operazione Credit Suisse Securities, Davis Polk & Wardwell LLP e Lazard sono stati consulenti di Ferrero – ci sono marchi “iconici” del cioccolato come Butterfinger, BabyRuth, 100Grand, Raisinets e Wonka, ma anche le caramelle weeTarts, LaffyTaffy e Nerds. Inoltre l’accordo prevede per Ferrero il diritto esclusivo sul marchio Crunch negli Stati Uniti nel comparto del confectionery. Dunque Alba consolida con l’ultima delle tre operazioni sul mercato americano tanto il settore del cioccolato confezionato, cuore del business Ferrero, quanto il comparto dolciumi e caramelle.
Con l’acquisizione del ramo di attività da Nestlè, in particolare, «Ferrero diventerà la terza più grande azienda dolciaria nel mercato statunitense dove è meglio conosciuta per i Tic Tac, le praline Ferrero Rocher, Nutella». Accanto ai nuovi brand Ferrero rafforza la sua base produttiva negli States acquisendo gli stabilimenti Nestlé «a Bloomington, Franklin Park e Itasca, in Illinois, con i dipendenti collegati alla divisione confectionery, continuando ad operare attraverso gli uffici di Glendale, in California, e le altre sedi proprie in Illinois e in New Jersey». In totale 1.800 persone, tra addetti alla produzione e impiegati degli uffici di Glendale, in California, e delle altre sedi in Illinois e New Jersey, 5.300 se si considera il numero globale di addetti in capo al Gruppo tra Stati Uniti e Messico.