E’ un veterinario, il professionista che ha vinto la causa di lavoro intentata contro l’Asl 5 di Pisa, e per cui l’Asl stessa è stata condannata dal giudice del lavoro a pagare 150mila euro. La sentenza 201/2013 risale all’aprile scorso ma l’Asl 5 l’ha resa di fatto nota solo pochi giorni fa pubblicando, sul proprio albo pretorio on line, la delibera, datata 20 settembre, con cui liquida 149.609,98 euro a favore di un medico veterinario che in passato aveva lavorato per l’Asl 5 con un incarico da lavoratore autonomo dal 2002 al 2007. A fare scattare l’intera vicenda fu la causa intentata dal veterinario che aveva richiesto all’azienda “il pagamento della differenza tra i pagamenti spettanti per le prestazioni rese a suo dire in eccedenza rispetto all’orario contrattuale – come riporta la delibera n° 638 dell’Asl 5 di Pisa – rispetto a quelli corrispostigli dall’azienda”.
Il veterinario aveva richiesto un risarcimento pari a circa 170.000 euro. Il Tribunale di Pisa, in primo grado, ha accolto parzialmente la richiesta del professionista giudicando prescritti gli anni dal 2002 al 2004 ma accogliendo di fatto l’istanza del ricorrente per il periodo 2004-2007. L’Asl 5 quindi si è vista condannata al pagamento complessivo (risarcimento per le ore di lavoro in eccesso, interessi monetari dal 2004 ad oggi e spese processuali) di 149.609,98.
L’Asl 5 ha già disposto il ricorso in appello. Circostanza che tuttavia non ha potuto esimerla dal pagamento della somma al professionista, dal momento che, secondo quanto disposto dalla legge, le sentenze che pronunciano condanna a favore del lavoratore sono da ritenersi provvisoriamente esecutive.
Fonte: STAMPTOSCANA – 27 settembre 2013