Nel ’94 un parto cesareo effettuato in ritardo provocò danni gravissimi al nascituro. Nessun ricorso contro la sentenza
VICENZA – Un pignoramento per oltre 3 milioni e 200mila euro per un caso di malasanità: lo sta per ricevere la Regione Veneto da una famiglia residente nel Vicentino, vittima del caso per il quale il Tribunale di Venezia ha stabilito appunto un danno da risarcire con oltre 3,2 milioni di euro. A renderlo noto è Obiettivo Risarcimento, società che assiste le vittime di errori o di non corrette prestazioni medico-sanitarie.
La vicenda riguarda un parto cesareo tardivo che ha portato una grave ipossia ad un neonato che oggi, dopo quasi vent’anni, è affetto da una gravissima tetraparesi spastica. La questione coinvolge una famiglia della provincia di Vicenza e il disabile coinvolto nella vicenda oggi ha appunto 19 anni. Obiettivo Risarcimento spiega come la sentenza che condanna al pagamento è passata in giudicato dato che l’ente regionale non ha fatto ricorso in appello e i termini del precetto inviato dieci giorni fa risultano essere ampiamente scaduti.
«La famiglia – afferma Roberto Simioni, pesidente di Obiettivo Risarcimento – sta valutando di fare anche un esposto alla Corte dei Conti. Ad oggi infatti la Regione non ha mai comunicato la motivazione per cui non ha adempiuto ad una sentenza per la quale è stata condannata. Per questa famiglia dopo 20 anni il calvario sembra non finire mai».
Gazzettino – 3 luglio 2013