Vicenza. Protesta all’Inail. Disabile litiga e lascia la gamba
Un vicentino di 49 anni ha discusso con il medico per un´operazione e lo ha contestato platealmente abbandonando la protesi nella sala d´aspetto. Ieri mattina intervento della polizia nella sede di viale Milano
«Scusi dottore, c´è una gamba in sala d´aspetto». Non era né uno scherzo di dubbio gusto né il delirio di qualcuno che aveva preso un colpo di sole. La gamba, o meglio la protesi, c´era sul serio, abbandonata su una sedia fuori dallo studio di un medico.
E, ovviamente, non era stata una dimenticanza. Era lì per protesta. Protesta insolita ma sicuramente efficace, visto che per cercare di risolvere la questione alla sede dell´Inail sono persino intervenute le volanti della polizia. Che cosa sia successo non è ancora chiaro. Di sicuro, ieri mattina, negli uffici di viale Milano c´è stata un´accesa discussione tra un medico e un disabile di 49 anni di Vicenza.
IL LITIGIO. Sembra che tutto sia iniziato per un intervento chirurgico al quale l´uomo dovrebbe essere sottoposto. Sull´accaduto, però, le versioni sono opposte. Secondo il vicentino non ci sarebbe stato proprio verso di far! capire al medico dell´Inail che quell´intervento all´arto menomato era urgente ed indispensabile. Inoltre l´uomo ha sostenuto di essere stato allontanato in malo modo dopo alcuni minuti di discussione. Proprio per questo, in segno di protesta per un trattamento che lui stesso ha definito «ingiusto e inqualificabile» ha deciso di lasciare in sala d´attesa la sua protesi e di allontanarsi. Nel frattempo ha però dato l´allarme alla polizia. Quando gli agenti delle volanti sono arrivati in viale Milano hanno trovato il disabile seduto sul marciapiede che li aspettava.
LE DUE VERSIONI. Ha raccontato quanto accaduto, sostenendo di essere stato cacciato fuori da un medico che, evidentemente, aveva sottovalutato il suo problema.
Ai poliziotti, a questo punto, non è rimasto che ascoltare il dipendente dell´Inail. La sua versione era completamente diversa. Non ha infatti negato che ci fosse stata una discussione, sempre più ! accesa, con l´uomo arrivato poco prima nel suo ufficio. ! Non lo avrebbe però assolutamente cacciato via. Si sarebbe limitato a chiedergli di accomodarsi fuori dal suo studio: non significava che lo volesse allontanare. Era solo un invito ad avere un po´ di pazienza. Dopo qualche minuto lo avrebbe ricevuto.
Il disabile avrebbe interpretato l´invito in modo sbagliato e, sentendosi messo alla porta, avrebbe deciso di lasciare la sua “gamba” in segno di protesta.
Il Giornale di Vicenza – 25 agosto 2012