La Regione ha risposto alle richieste che erano state formulate dall´ospedale: entro fine marzo tutte le posizioni saranno coperte. Ufficializzata la manovra per rinforzare l´organico Integrati cinque reparti tra cui il pronto soccorso E per giugno sono già annunciati altri rimpiazzi
Ecco, finalmente, i rinforzi. È ufficiale. Entro marzo ben 74 assunzioni. Un contingente sostanzioso. È la manovra per il personale più imponente da molti anni a questa parte nell´Ulss 6 e fra le più massicce in tutto il Veneto. Non solo, ma per giugno se ne prepara una seconda, altrettanto consistente. Decisivo l´impegno del direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan, che ha indirizzato e accolto le richieste vicentine. Una grossa boccata di ossigeno per il San Bortolo e alcuni servizi esterni che stavano andando in asfissia per la carenza di organici decimati da pensionamenti e trasferimenti o per i lunghi vuoti dovuti a maternità nella folta componente femminile di una popolazione forte di 4 mila dipendenti.
Le autorizzazioni sono giunte dalla Regione dopo l´incontro a Vicenza di alcune settimane fa fra il dg Ermanno Angonese e lo stesso Mantoan. Sul tavolo urgenze e priorità per riequilibrare un turnover che in questi mesi ha subìto una forte accelerazione.
Si è fatta un´approfondita valutazione delle emergenze venutesi a creare in parecchi reparti. Mantoan ha preso visione delle numerose situazioni di crisi finora fronteggiate con non pochi sacrifici soprattutto in alcuni reparti dell´ospedale. Forte di un´esperienza professionale da addetto ai lavori, ha rivisto e indirizzato l´impostazione da dare al turnover che, in una prima stesura elaborata dall´Ulss, dava per lo più la precedenza ai settori amministrativi rispetto alle esigenze cliniche.
Poi l´elenco con le richieste spedito da Angonese a Venezia, e ora la risposta positiva giunta da Mantoan, che ha dato il via libera alla copertura dei posti vacanti e, quindi, al potenziamento degli organici. Arrivano 28 fra medici e dirigenti sanitari, 18 infermieri, 15 impiegati amministrativi, 10 tecnici di laboratorio e di radiologia, 3 operatori socio-sanitari. Fra i camici bianchi, tutti destinati al San Bortolo, i numeri più consistenti riguardano 5 reparti: pronto soccorso, pediatria, oculistica, centro trasfusionale, geriatria. Alcuni infermieri andranno sul territorio e alcuni tecnici al poliambulatorio di contrà Mure Santa Lucia.
I posti di amministrativi sono, invece, quelli previsti da un concorso specifico per le categorie protette. Ovviamente i costi per queste nuove assunzioni non potranno aumentare la spesa globale dell´Ulss per il 2013. Angonese, come noto, si è trovato in eredità un deficit di poco più di 17 milioni e alla fine del 2013 dovrà consegnare a Venezia un bilancio con un rosso non superiore a 14 milioni 240 mila, pur incassando un fondo sanitario decurtato di 16 milioni. Non può, cioè, spostare di una virgola i capitoli delle uscite stabiliti dalla Regione.
All´interno del budget generale dell´azienda berica di circa 650 milioni il vincolo di spesa per il personale è di 182 milioni, e questo limite non può essere assolutamente varcato. «Abbiamo un turnover elevato e le sostituzioni vanno fatte – spiega Angonese – ma senza derogare da quella politica di razionalizzazione dei costi in cui mi sto impegnando da quando sono arrivato. Dobbiamo mantenere l´assetto quali-quantitativo dei servizi senza alterare il trend della spesa. Questa risposta positiva e è la dimostrazione che, anche in tempi di tagli, l´Ulss continua a funzionare ai massimi livelli senza far crescere il disavanzo».
Non sarà, come detto, l´unica manovra del 2013. Gli uffici stanno già preparando un secondo elenco di necessità da valutare di nuovo con il responsabile della sanità regionale Mantoan. «Sì – spiega ancora il dg – nei prossimi mesi avremo altre numerose partenze di personale, per cui serviranno nuovi rimpiazzi. L´obiettivo è di garantire una dotazione organica adeguata alle esigenze restando sempre sotto il tetto dei 182 milioni». Un´impresa non semplice far quadrare i conti con i bisogni in questa infinita fase di austerità, ma Angonese, pur nel realismo degli obblighi di bilancio, è fiducioso.
Il Giornale di Vicenza – 10 marzo 2013