Nuova denuncia dell’europarlamentare Bizzotto «Intervenga l´Ue e faccia ritirare i cataloghi dai siti»
Prosecco in polvere in vendita| L´on. Mara BizzottoAltro che doc, docg, igp. Altro che marchi e “made in”. Basta un clic in internet, qualche decina di dollari e sei pronto a ricevere il pacco. E a prepararti in poco tempo un bel “Prosecco fai da te”. Oppure, se preferisci, un Amarone, o un Valpolicella. Non è una presa in giro, purtroppo. Ed è il secondo scandalo del genere denunciato dall´europarlamentare vicentina Mara Bizzotto (Lega), che già aveva ottenuto l´intervento dell´Unione europea su un altro caso simile, quello di vini in polvere venduti sugli scaffali della Gran Bretagna.
Se quello era un caso clamoroso e circoscritto, l´amara sopresa viene dalle e-vendite in internet: «Falsi Prosecco, Amarone e Valpolicella, ottenuti da miscugli in polvere e spacciati sul web per vini di qualità: c´è da rabbrividire a vedere la lista dei vini in polvere fai da te che vengono venduti sui più importanti siti di e-commerce al mondo, come Amazon ed Ebay. E la cosa più assurda è che tutto ciò avviene nell´indifferenza e nell´impunità più assoluta». Mara Bizzotto ha presentato una nuova interrogazione alla Commissione Ue: chiede di «vietare la commercializzazione di questi falsi vini fai da te anche sui principali siti Internet di e-commerce».
Ancora una volta la parlamentare leghista ricorda che «questi prodotti non possono essere commercializzati utilizzando una denominazione di origine protetta (dop) o un´indicazione geografica protetta (igp), neanche con una semplice evocazione del nome». La Commissione Ue ha infatti sancito che «violano le norme in materia di etichettatura nel settore vitivinicolo stabilite dalla legislazione europea».
«Altro che uva, vigneti e lunghi processi d´invecchiamento: ormai bastano poco più di 40 dollari e una connessione internet per acquistare questi fantomatici “kit fai da te” utilizzando solo qualche manciata di polvere “magica” preconfezionata. L´inganno è ben studiato: si mette il tricolore sulla confezione, un monumento evocativo sullo sfondo e il tarocco è bello che servito, con tanto di false etichette e tappi da apporre sulle bottiglie».
Sul sito Amazon ora c´è addirittura una sorta di enoteca virtuale (Amazon wine) che, tra le altre cose, annovera un vero e proprio catalogo di vini fai da te. «La lista dei vini dop e igp maldestramente contraffatti continua ad allungarsi e la loro commercializzazione si sta diffondendo ormai a macchia d´olio. L´Ue deve intervenire al più presto con le autorità competenti affinché anche Amazon, Ebay e gli altri siti web ritirino dal catalogo dei loro prodotti questi intrugli spacciati per vini italiani di qualità». Con 7,5 milioni di ettolitri prodotti nel 2012 il Veneto è la prima regione produttrice di vino e di vini a denominazione di origine controllata e doc garantita: in rapporto alla sua superficie è il primo distretto produttivo mondiale del settore. E quindi il più danneggiato da questa nuova forma di pirateria.
Il Giornale di Vicenza – 26 novembre 2012