Vongole. Taglia minima: la depenalizzazione e la tolleranza sul pescato fanno un passo avanti sia a Roma che a Bruxelles
Diego Degan. La depenalizzazione della taglia minima fa un passo avanti in Italia e la tolleranza sul pescato sotto la stessa taglia minima fa un passo avanti in Europa. Entrambi i risultati sono stati raggiunti ieri a Roma e a Bruxelles e fanno seguito all’incontro di martedì tra il ministro Maurizio Martina, il sottosegretario Giuseppe Castiglione, i tecnici del Mipaaf e i presidenti dei Cogevo di tutta Italia.
Tra le molte rivendicazioni che gli operatori della molluschicoltura avevano presentato agli esponenti del Governo, spiccava la richiesta di risolvere il problema della taglia minima delle vongole. In sostanza la norma europea vieta di pescare e commercializzare vongole inferiori ai 2,5 cm di grandezza, perché sono considerate novellame, ovvero individui non ancora adulti e non ancora in grado di riprodursi, e la legge italiana considera tale trasgressione un reato penale, con possibile condanna alla reclusione del pescatore o del commerciante che venga trovato in possesso anche di una sola vongola che sia anche di un solo millimetro inferiore alla taglia minima. Queste regole, hanno spiegato i pescatori, rischiano di affossare il settore ma non servono a salvaguardare la specie perché, spesso, i banchi di vongole cominciano a morire prima ancora di aver raggiunto quella taglia. Oggi il sottosegretario alla pesca, Castiglione, fa sapere che la sottocommissione Giustizia del senato ha dato parere favorevole ad un emendamento al Collegato agricolo alla Legge di stabilità che prevede la depenalizzazione della fattispecie. L’ok definitivo arriverà con l’approvazione del Collegato da parte dell’Aula. Sempre ieri, un’altra proposta è stata avanzata, senza incontrare opposizione, su iniziativa dello stesso Castiglione, a livello europeo, nella riunione del Coreper (il “Comitato degli ambasciatori”), per far sì che nel decreto Omnibus, ora in discussione, sia inserita una norma che permetta lo sbarco delle vongole sottomisura. Il decreto, che sarà emesso a breve, riguarda l’armonizzazione di alcune norme in materia di pesca, in particolare il divieto di rigetto del pescato “indesiderato” che sarà obbligatorio a breve. Una norma contestata ma che, in questo caso, “copre” giuridicamente la raccolta non intenzionale di alcune vongole sottomisura nel pescato complessivo. Toccherà, però, al legislatore italiano stabilire come trattare queste vongole una volta sbarcate a terra.
La Nuova Venezia – 30 gennaio 2015