L’Ufficio VII della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, come ogni anno, ha provveduto ad emanare il rapporto sui controlli ufficiali in alimentazione animale effettuati in Italia. Il rapporto rende pubblici gli esiti dei controlli ufficiali effettuati nel 2014, terzo ed ultimo anno di applicazione del Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza Sanitaria sull’Alimentazione degli Animali (PNAA) valevole per gli anni 2012 – 2013 – 2014, che ha come obiettivo primario quello di assicurare i controlli ufficiali nella filiera dei mangimi eseguiti dai Servizi Veterinari delle Asl coordinati dai Servizi Veterinari Regionali e dalle Autorità competenti dei Pif e degli Uvac. Tali controlli ufficiali, sia di tipo ispettivo che analitico, hanno come obiettivo fondamentale quello di assicurare un sistema ufficiale di controllo dei mangimi lungo l’intera filiera alimentare, al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente
L’attività di controllo ufficiale nell’anno 2014 ha visto i Servizi Veterinari impegnati, come di consueto, in un’imponente attività di campionamento effettuata in tutti i livelli della produzione, della commercializzazione fino alla somministrazione dei mangimi.
Il Rapporto ministeriale riferisce che “diverse Regioni non hanno rispettato i criteri forniti dal PNAA pertanto la relazione deve essere considerata non conforme”. E’ necessaria, quindi, “una maggiore attenzione delle Amministrazioni verso questa delicata ed importante fase dei controlli ufficiali”. Le carenze maggiormente riscontrate nelle relazioni annuali sono le indicazioni relative alla valutazione dell’etichettatura e all’uso dei fertilizzanti organici, nonché alla natura ed alle risultanze degli Audit effettuati dalle Regioni e Province Autonome sulle Asl.
Nell’anno 2014, in tutto il territorio nazionale, nell’ambito esclusivo del PNAA sono stati prelevati n. 10.923 campioni ufficiali di mangimi, a fronte di 11.066 programmati. Tutte le fasi di produzione, utilizzo, distribuzione e trasporto, sono state oggetto di campionamento.
L’attività di ispezione presso gli operatori del settore dei mangimi per la verifica della rispondenza alla normativa vigente, ha impegnato i Servizi Veterinari in una grande attività di controllo, finalizzata ad assicurare la tutela della salute animale, umana e dell’ambiente. Questa è svolta secondo le frequenze minime indicate dal PNAA e modulata in base alla categorizzazione del rischio degli stabilimenti effettuata a livello locale dai singoli Servizi Veterinari.
Nel corso dell’anno 2014, sono state rendicontate n. 32.039 ispezioni sull’intera filiera produttiva, dalla produzione primaria fino alla somministrazione dei mangimi agli animali in allevamento.
Le ispezioni effettuate sono così ripartite:
• n. 21.078 ispezioni, presso gli operatori primari registrati ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 5, comma 1, con n. 349 non conformità riscontrate, n. 37 sanzioni amministrative comminate e n. 1 denuncia all’Autorità Giudiziaria;
• n. 7.958 ispezioni effettuate presso gli operatori diversi dai primari registrati ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 5, comma 2, con il riscontro di n. 627 non conformità, e n. 54 sanzioni amministrative comminate e n. 3 denunce all’Autorità Giudiziaria;
• n. 4 ispezioni presso stabilimenti “produttori di mangimi non conformi” alla normativa Comunitaria (destinati all’esportazione), con il riscontro di n. 1 non conformità;
• n. 2346 ispezioni effettuate presso gli operatori riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005, art.10, con il riscontro di n. 139 non conformità, n. 11 sanzioni amministrative comminate e n. 1 denuncia all’Autorità Giudiziaria;
• n. 598 ispezioni effettuate presso gli operatori del settore mangimi medicati (D.Lgs 90 del 3 Marzo 1993) con il riscontro di n. 38 non conformità n. 4 sanzioni amministrative comminate e n. 2 denuncia all’AutoritàGiudiziaria;
• n. 55 ispezioni effettuate presso gli stabilimenti autorizzati che producono mangimi contenenti prodotti in deroga ai divieti di cui all’articolo 7, paragrafi 1 e 2, del Regolamento (CE) n. 999/2001 e successive modifiche, con il riscontro di n. 4 non conformità.
Dai dati rilevati si evidenzia come nel corso del 2014 ci sia stato un incremento dell’attività ispettiva che ha registrato ben 2.423 ispezioni in più rispetto all’anno precedente.
Analisi delle non conformità
Dalle analisi effettuate, ad opera dei Laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, sono emersi n.69 campioni non rispondenti a quanto richiesto dalla normativa, lo 0,63% del totale dei campioni prelevati. Questo è un dato che dimostra come in generale i mangimi (mangimi composti, materie prime, additivi, premiscele e acqua di abbeverata) soddisfino i requisiti normativi di sicurezza.
Analizzando i dati dell’anno 2014, in nostro possesso, si evidenzia che la percentuale delle non conformità è lievemente aumentata di 0,08 punti percentuali.
Anche in termini assoluti il numero delle non conformità ha subito una fluttuazione passando da n. 65 del 2010 a n.82 del 2011, a n.71 nel 2012 e poi a n. 60 nel 2013.
Il dato esprime comunque una sostanziale rispondenza dei mangimi alla normativa, con il 99,37% dei mangimi risultati conformi alle analisi di laboratorio
Le 69 non conformità rilevate nel corso dei controlli ufficiali del 2014 hanno riguardato:
• n. 24 per presenza di Micotossine;
• n. 23 per presenza di principi farmacologicamente attivi ed additivi vietati o in concentrazione non
consentita, (di cui: 7 tetracicline, 5 ionofori, 4 penicilline, 2 macrolidi, 1 avermectine, 1 decochinato, 1 diclazuril, 1 Nicarbazina/Robenedina, 1 sulfamidici);
• n. 10 per contaminazione da Salmonella spp.;
• n. 5 nel programma di Monitoraggio riservato agli Additivi nutrizionali e oligoelementi;
• n. 5 per presenza di Organismi Geneticamente Modificati;
• n. 2 per presenza di Diossine/PCB.
A cura ufficio stampa Sivemp Veneto – 19 novembre 2015