Ad un anno esatto da una risoluzione che limitava l’uso profilattico degli antibiotici negli allevamenti, il Parlamento Europeo torna a farsi sentire. A dicembre la votazione in plenaria sul monitoraggio da parte di Efsa sulle analisi della resistenza microbica negli allevamenti, coordinata a livello di Stati membri. Ogni anno in Europa circa 25mila persone ospedalizzate muoiono in seguito a infezioni non curabili, dovute a “super-bug”, batteri molto resistenti ai comuni antibiotici, e che si fatica a combattere ormai ovunque nel mondo. Uno dei motivi della antibiotico-resistenza da parte dei batteri va ricercato sia nell’uso troppo facile della prescrizione di antibiotici da parte dei medici di famiglia, ma anche nell’uso che soprattutto in passato si è fatto degli antibiotici negli allevamenti. Antibiotici: oggi è la giornata europea per l’uso responsabile
In Europa in verità da alcuni anni le cose sono cambiate, con una normativa più rigida (Reg. 1831/2003, in vigore dal 2006; e dal 1999 un divieto analogo ma circoscritto ad un numero minore di principi attivi). Ma sono rimaste, come spesso succede, alcune falle nella legislazione in grado se non di vanificare gli sforzi, di renderli certamente meno vincolanti. Infatti la Commissione aveva in seguito proibito l’uso degli antibiotici come promotori della crescita (si era osservato che un effetto parallelo e non voluto della somministrazione degli antibiotici era proprio una maggiore crescita degli animali: da qui un possibile uso improprio).
L’anno scorso poi in questo stesso periodo la votazione del Parlamento Europeo contro l’uso profilattico degli antibiotici, per prevenire infezioni di gruppo.
E ora, in risposta, una Roadmap con alcuni punti chiave su cui lavorare. Una iniziativa (vai al draft report) da parte di Anna Rosbach , deputata danese, che è stata votata con 62 voti a favore e nessuno contrario, nel solco di un parere precedente del comitato AGRI (Martin Haeusling , Verdi, Germania).
L’opinione del Comitato AGRI chiedeva una azione più forte da parte della Commissione, ed un approccio complessivo sulla salute (“One Health”, vedi Committee amendments ). Inoltre si chiedeva di promuovere allevamenti sostenibili, rafforzando la richiesta della Commissione di abbandonare definitivamente l’uso a scopo profilattico e sub terapeutico degli antibiotici, in particolare di quelli giudicati cruciali per la salute umana. Obiettivo ultimo: dimezzare il quantitativo di antibiotici usati per il 2018 (aspetto poi ritrattato nella bozza finale). Ora il voto del Comitato ENVI ha appoggiato tale parere AGRI, enfatizzando l’importanza di modelli di allevamento salubri, e il legame tra salute umana ed animale, nonché il bisogno di ulteriori ricerche in materia.
Un altro aspetto centrale riguarda il monitoraggio da parte di EFSA sulle analisi della resistenza microbica negli allevamenti, coordinata a livello di Stati membri. Il rapporto verrà votato dal Parlamento Europeo in plenaria il prossimo 10 dicembre.
sicurezzaalimentare.it – 18 novembre 2012