Nessuna buona nuova per la Rc sanitaria. Se nel 2009 l’operazione polizze per la copertura del rischio derivante da denunce di malpractice era costata complessivamente la bella cifra di 485 milioni, nel 2010 ha sfiorato i 500, principalmente grazie alla lievitazione del 5,3% del volume dei premi versati dai professionisti, a fronte di un più contenuto aumento dell’1,5% dei premi versati dalle strutture. A confermare che per il settore sanitario il caro-polizze è più che mai un’emergenza è il Rapporto Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) 2011-2012, presentato all’assemblea annuale di questa mattina. La statistica documenta comunque una crescita dei premi complessivi negli ultimi 10 anni (2000-2010) del 7,8% l’anno, rispettivamente 6,2% per le strutture sanitarie e 10,5% per i professionisti
Dei 500 milioni raccolti nel 2010 il 58% è relativo a polizze stipulate dalle strutture sanitarie e il restante 42% relativo a polizze stipulate dai professionisti sanitari che hanno visto crescere in modo pesante i costi assicurativi – sottolinea il report – «probabilmente anche a causa di una rivisitazione dei prezzi assicurativi resasi necessaria per il persistente disequilibrio economico del settore».
Disequilibrio peraltro ben giustificato dai trend delle denunce e del costo medio dei sinistri. Nessun miglioramento statistico in bilancio: la stima del numero di sinistri denunciati alle imprese di assicurazione italiane nel 2010 – basata su un campione di imprese rappresentanti circa il 32% della raccolta premi 2010 del ramo Rc generale – quota 33.700 denunce di sinistro, di cui quasi due terzi relativi a polizze stipulate dalle strutture sanitarie, sostanzialmente in linea col dato registrato nel 2009 (-1,0%). In crescita, invece, il costo medio dei sinistri, attestato nel 2010 a quota 27.689 euro, contro i 25.083 del 2009.
Dall’analisi dell’evoluzione del rapporto sinistri-premi traspare però anche – secondo l’analisi Ania – un progressivo miglioramento da parte delle imprese nella stima e previsione dei trend in atto nel settore.
IL Sole 24 Ore Sanita – 3 luglio 2012