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Dall'Europa
 

  • Nuovi alimenti e alimenti tradizionali: pubblicate le linee guida dell’Efsa per le richieste di autorizzazione. Saranno i gestori del rischio dell’UE a decidere se autorizzare o meno la commercializzazione

    L’EFSA ha pubblicato due documenti in cui si illustrano le linee guida per predisporre richieste di autorizzazione di nuovi alimenti e alimenti tradizionali da Paesi terzi. L’adesione alle linee guida contribuirà a garantire la sicurezza degli alimenti prima che i gestori del rischio possano autorizzarne l’immissione sul mercato europeo.

  • Residui di pesticidi negli alimenti in Europa, Efsa: resta basso il rischio per i consumatori. I dati dell’ultimo rapporto annuale: il 97% dei campioni nei limiti di legge

    Il novantasette per cento dei campioni di alimenti raccolti nell’Unione Europea è privo di residui di pesticidi o ne contiene tracce nei limiti di legge. E’ questa la conclusione dell’ultimo rapporto annuale EFSA sui residui di pesticidi negli alimenti, che analizza i risultati di quasi 83 000 campioni di alimenti provenienti da 28 Stati membri dell’UE – inclusa la Croazia per la prima volta – nonché da Islanda e Norvegia.

  • Farmacovigilanza. Da Ema aggiornamento linee guida buone pratiche con un capitolo ad hoc sui farmaci biologici per ottimizzare l’uso sicuro ed efficace

    Le buone pratiche di farmacovigilanza sono una serie di misure destinate a garantire la solidità del sistema di monitoraggio della sicurezza. Il nuovo capitolo (si legge in un comunicato pubblicato dall’EMA) fornisce indicazioni su come monitorare e gestire meglio la sicurezza dei farmaci biologici per ottimizzare l’uso sicuro ed efficace di questi prodotti in Europa

  • Dall’Efsa un parere sul deterioramento delle carni durante lo stoccaggio e il trasporto. Effetti di tempo e temperatura

    trasportocarniL’Efsa ha valutato gli effetti di tempo e temperatura sulla crescita dei batteri della decomposizione in carni fresche, carne di maiale, agnello e pollame. I suoi esperti hanno utilizzato modelli predittivi per confrontare la crescita di batteri della decomposizione con la crescita di batteri patogeni e hanno concluso che i batteri della decomposizione, alle stesse condizioni, crescono più rapidamente. L’Efsa aveva già espresso un parere sulle implicazioni per la sicurezza della carne al variare di questi due parametri (tempo e temperatura) e proposto varie opzioni possibili per garantire la sicurezza della carne durante lo stoccaggio e il trasporto. La Commissione ha successivamente chiesto all’Efsa di analizzare le implicazioni che tali opzioni potrebbero avere sulla crescita dei batteri che provocano l’avaria della carne. “Se l’unica considerazione fosse la sicurezza, i responsabili politici avrebbero più opzioni tra cui scegliere”.

  • Acqua ossigenata per sbiancare i molluschi, la Commissione europea: l’utilizzo come additivo alimentare è vietato

    molluschi sbiantLa prassi di impiegare l’acqua ossigenata per sbiancare i molluschi è una pratica vietata in Europa. Così la Commissione europea rispondendo all’interrogazione dell’europarlamentare Renata Briano (Pd-Psoe) sulla liceità del trattamento. Bruxelles quindi chiederà spiegazioni all’Italia sulla decisione adottata nel febbraio scorso che ne autorizza l’utilizzo come coadiuvante tecnologico da impiegare in  particolari soluzioni per lavorare i molluschi cefalopodi decongelati. Per gli esperti del Ministero si tratta di un impiego sicuro che non comporta rischi per la salute. Sul tema in marzo era stata lanciata una petizione, sostenuta da Eurofishmarket, Simevep, Mdc, Federcoopesca, Moica e il Fatto Alimentare, mirata a evitare sul mercato una concorrenza sleale tra operatori del settore ma anche ad ottenere maggiore trasparenza per i consumatori che hanno il diritto di sapere se il prodotto è naturale o trattato. Ad aprile l’interrogazione di Briano alla Commissione per avere delle risposte concrete in merito a questo trattamento.

  • Residui di farmaci veterinari, Efsa: registrata non conformità per composti ormonali, metalli pesanti e micotossine. Ma tassi di osservanza in genere elevati

    Composti ormonali, metalli pesanti e micotossine. Sono queste le principali sostanze di cui il rapporto Efsa, pubblicato il 25 maggio scorso, sui residui di farmaci veterinari e sostanze non consentite in animali e alimenti di origine animale, ha individuato delle non conformità rispetto ai limiti stabiliti dal Regolamento Ue 37/2010.

  • Uso di colistina in allevamento va ridotto per gestire il rischio di resistenza: l’Ema fissa la soglia per l’impiego veterinario

    cow-injectionL’Agenzia europea per la regolamentazione sui medicinali (EMA) ha fissato una soglia per l’uso negli allevamenti della colistina che dovrebbe essere limitata ad un massimo di 5 mg per chilogrammo per il bestiame, onde evitare la pericolosa diffusione della resistenza batterica al farmaco, verificatasi lo scorso anno. La richiesta di fissare una soglia limite dell’uso della colistina un antibiotico a uso veterinario impiegato negli allevamenti è l’ultima di una serie di warning che riguardano la lotta alla resistenza agli antibiotici. In proposito l’EMA sostiene che se questo avvertimento per la colistina verrà applicato con successo, a livello europeo si potrebbe tradurre in una riduzione complessiva di circa il 65% delle vendite attuali della colistina per uso veterinario. Idealmente, però, il consumo dovrebbe essere ancora più basso, e l’EMA precisa che di fatto potrebbe essere auspicabile una soglia limite di 1 mg o meno, dato che Danimarca e Olanda hanno già raggiunto questo obiettivo, mentre altri Paesi, tra cui Spagna e Italia, hanno consumi di gran lunga superiori. Il parere Ema

  • Residui di farmaci veterinari in animali e alimenti, pubblicato il rapporto Efsa sul monitoraggio europeo dei dati recenti

    vaccinazionUn rapporto EFSA sintetizza gli esiti del monitoraggio dei dati rilevati nel 2014 – comprese le percentuali di osservanza dei limiti di residui stabiliti dall’UE – per una serie di farmaci veterinari, sostanze non consentite e contaminanti riscontrati in animali e alimenti di origine animale. Nel complesso, nel 2014 sono stati riferiti dati tratti da 730.000 campioni (un calo rispetto al milione e oltre di campioni della relazione dell’anno scorso, che era riferita ai dati del 2013) da 28 Stati membri dell’UE. Nel 2014 il livello di non osservanza nei campioni mirati (cioè campioni prelevati per rilevare l’uso illecito o verificare il mancato rispetto dei livelli massimi) è leggermente aumentato: dello 0,37%, rispetto allo 0,25% -0,34% dei sette anni precedenti. Si è registrata una non conformità lievemente superiore per i lattoni di acido resorcilico (composti ormonalmente attivi prodotti artificialmente o da funghi) e per contaminanti come metalli e micotossine (tossine prodotte da funghi).

  • Oli vegetali e alimenti trasformati, il parere dell’Efsa: rischio genotossico e cancerogeno dai contaminanti da processo

    olio palmaI contaminanti da processo a base di glicerolo presenti nell’olio di palma, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in alcuni prodotti alimentari trasformati – secondo l’ultimo report dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare –  “danno adito a potenziali problemi di salute per il consumatore medio di tali alimenti di tutte le fasce d’età giovanile e per i forti consumatori di tutte le fasce d’età”. L’EFSA (European Food Safety Authority) ha valutato i rischi per la salute pubblica derivanti dalle sostanze: glicidil esteri degli acidi grassi (GE), 3-monocloropropandiolo (3-MCPD), e 2-monocloropropandiolo (2-MCPD) e loro esteri degli acidi grassi. Le sostanze si formano durante le lavorazioni alimentari, in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200° C). I più elevati livelli di GE, come pure di 3-MCPD e 2-MCPD (compresi gli esteri) sono stati rinvenuti in oli di palma e grassi di palma, seguiti da altri oli e grassi. Lo studio Efsa.

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