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  • Dalla Regione Veneto arrivano nuove norme per facilitare gli agriturismi che utilizzano prodotti veneti tipici e di qualità

    cibo-souvenir-780x480La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al turismo, Federico Caner, di concerto con il collega all’agricoltura, Giuseppe Pan, ha approvato le nuove disposizioni applicative della normativa in materia di agriturismo, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge regionale di stabilità, riguardanti le percentuali di approvvigionamento delle materie prime da parte delle imprese.  Da alcuni anni la Regione ha raggruppato dal punto di vista normativo le attività turistiche connesse al settore primario: l’agriturismo, l’ittiturismo, il pescaturismo, disciplinando l’offerta di ospitalità e la somministrazione di alimenti e bevande, e successivamente i profili del turismo rurale e delle fattorie didattiche. Per quanto riguarda in modo specifico l’agriturismo, nel 2014 e nel 2015 la Giunta ha approvato due deliberazioni che, al fine di semplificare, coordinare e raccordare gli atti, gli adempimenti e le condizioni che regolano l’esercizio dell’attività agrituristica, hanno aggregato in un unico testo le diverse disposizioni applicative.

  • Criteri microbiologici applicabili agli alimenti, le nuove Linee guida per la gestione omogenea dei controlli sanitari

    Food-Microbiology29La Conferenza Stato Regioni, nella seduta del 3 marzo 2016, ha sancito l’intesa sul documento concernente “Linee guida relative all’applicazione del Regolamento (CE) n. 2073/2005 e successive modifiche ed integrazioni sui criteri microbiologici applicabili agli alimenti”.  Le nuove linee guida sostituiscono quelle precedenti del 2007 (Rep. Atti n. 93/CSR del 10 maggio 2007) al fine di assicurare una gestione omogenea dei controlli sanitari sugli alimenti e sugli stabilimenti di prodotti alimentari in ambito nazionale, tenendo conto dei diversi aggiornamenti che hanno in parte modificato ed in parte ampliato i contenuti degli allegati al reg. CE 2073/2005; delle nuove conoscenze in materia di tecnologia e microbiologia alimentare; dell’esperienza acquisita in questi anni di applicazione del reg. CE 2073/2005; delle osservazioni mosse dagli ispettori comunitari nell’ambito degli audit del Food Veterinary Office in merito alle problematiche gestite dal reg. CE 2073/2005.

  • Anemia infettiva degli equidi: è in Gazzetta ufficiale il nuovo Piano nazionale per la sorveglianza e il controllo

    cavalli identificazioneE’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 26 aprile il decreto del ministero della Salute del 2 febbraio che approva il Piano nazionale per la sorveglianza ed il controllo dell’anemia infettiva degli equidi. Il decreto riguarda tutte le categorie degli equidi. Si tratta di un piano obbligatorio per la sorveglianza sanitaria uniforme per tutte le tipologie di aziende detentrici di equidi. Il Piano in Gazzetta sostituisce integralmente il decreto del Ministro della sanità del 4 dicembre 1976, al fine di armonizzare e rendere più efficaci le misure sanitarie per la lotta alla malattia. Il Centro di referenza nazionale per l’anemia infettiva equina presso l’Izs di Lazio e Toscana, ritiene che l’abrogazione del decreto ministeriale del 1976 e le nuove misure «consentiranno di modulare in maniera flessibile i criteri di sorveglianza sulla base dell’analisi del rischio e, allo stesso tempo, di eliminare i controlli sierologici annuali limitati alle tipologie di allevamento “equidi sportivi” che comportano un inutile onere in termini di impiego di risorse e costi».

  • Grasselli: «Serve programmazione e intervento sull’accesso alla formazione. In dieci anni il 30% dei medici in pensione»

    emergenza-formazione-4-medici-su-10-in-pensione-nel-2020 811“Si comincia a vedere qualche frutto e iniziamo a confrontarci con i ministeri della Salute, dell’Università e con le Regioni in maniera concreta su un punto fondamentale. Senza una programmazione nel Sistema sanitario nazionale si arriverà ad una ‘guerra tra poveri’, perché i medici si contenderanno le scuole di specializzazione, i posti non saranno coperti perché mancheranno gli specialisti e così il sistema potrebbe crollare. Ma ora, finalmente, tutti sono consapevoli che senza programmazione non si va da nessuna parte e che si fa un danno ai cittadini. Serve quindi un intervento radicale sulla questione dell’accesso alla formazione, un argomento cruciale di questa stagione in cui la ‘gobba’ demografica della categoria dei medici, dei veterinari e degli altri sanitari è al suo massimo, cioè è in procinto di pensionamento un 30% nei prossimi dieci anni di tutti i medici e veterinari di questo Paese. Per questo è necessario pensare al reintegro immediato”.

  • Farmaci veterinari. Stabilite dal ministero della Salute le nuove procedure per autorizzazioni all’immissione in commercio. Le indicazioni operative

    Stabilite dal Ministero della Salute le nuove procedure che le aziende interessate dovranno osservare per la presentazione delle domande di AIC, per le variazioni dei termini delle stesse e per il loro trasferimento di titolarità.

  • Farmacovigilanza. Obbligo segnalazioni avverse entro 48 ore, 36 ore per i vaccini. Il Decreto in Gazzetta Ufficiale

    Il provvedimento recepisce le direttive europee sulla farmacovigilanza. Tempi ridotti a 36 ore per segnalazione di sospette reazioni avverse ai vaccini. Pazienti incoraggiati a segnalare e più trasparenza tra le novità. E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 143 del 23 giugno 2015 il decreto Ministeriale del 30 aprile 2015 che recepisce le direttive europee sulla farmacovigilanza (Direttive 2010/84/EU e 2012/26/UE).

  • Aviaria. L’emergenza H5N8 a Porto Viro, il ruolo dei servizi veterinari dell’Ulss 19 a tutela della salute animale e umana

    Aviaria. L’emergenza H5N8 a Porto Viro, il ruolo dei servizi veterinari dell’Ulss 19 a tutela della salute animale e umana

    E’ un lunedì mattina. Mancano dieci giorni a Natale, il periodo di massimo consumo per i prodotti avicoli. La telefonata ai Servizi Veterinari dell’Ulss 19 di Adria è di quelle che destano preoccupazione anche in condizioni normali, figurarsi a un mese dalla comparsa in Europa di un nuovo sottotipo di virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità.  In un allevamento di tacchini di Porto Viro, cinque capannoni, una capacità di 36mila capi, impianto che è stato autorizzato solo nel giugno scorso, è in corso una moria anomala di tacchini. I primi capi morti sono stati trovati nella giornata di sabato, ma poi il fenomeno si è aggravato. Ai veterinari dell’azienda sanitaria adriese bastano i primi pochi dati riferiti per decidere di muoversi immediatamente. Tra l’altro l’allerta in quel momento è massimo: dall’inizio del mese di novembre 2014 sono stati confermati alcuni focolai di influenza aviaria del ceppo H5N8 che stanno già interessando Germania, Regno Unito, Olanda.

  • L’intervento. L’antibiotico resistenza, i rischi dai Paesi extra-Ue e il ruolo cruciale dei dipartimenti prevenzione delle Asl

    UOVA-kQlH--258x258Sanita2Se negli ultimi anni si è ridotto del 30% l’uso degli antibiotici negli allevamenti con conseguente minor rischio di resistenza molto, se non tutto, dipende dalla prevenzione veterinaria sul benessere degli animali e sulle tecniche di allevamento che hanno cambiato positivamente le modalità di sfruttamento zootecnico. Lo afferma il presidente Simevep Aldo Grasselli in un intervento pubblicato ieri sul Sole 24 Ore online. “In un servizio sanitario nazionale che va speditamente verso una sempre maggiore compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini, la sanità pubblica e la prevenzione primaria sono l’ultimo baluardo di universalismo. Tutelare la salute di tutti e di ciascuno, però, sembra essere un interesse in declino da parte del governo e delle amministrazioni regionali. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl, infatti, sono sempre più ignorati e smontati per fare cassa, le professionalità mediche e veterinarie dei servizi di prevenzione sono bypassate a favore di organi di vigilanza e repressione di costo inferiore e di presa più emotiva sull’immaginario collettivo”.

  • Linee guida Efsa: esteso anche ai residui di farmaci veterinari il modello di trasmissione dati basato sui campioni analitici

    residui farmaci vetL’Efsa estenderà l’utilizzo del proprio modello armonizzato basato su campioni per la descrizione di dati anche alla trasmissione di dati sui residui di farmaci veterinari in animali e prodotti animali. La descrizione basata sui campioni impiegando elementi descrittivi standardizzati viene già impiegata per raccogliere dati trasmessi dagli Stati membri riguardanti la presenza di additivi alimentari, contaminanti chimici, residui di pesticidi e fenomeni di resistenza agli antimicrobici. I dati desunti dal monitoraggio dei residui di prodotti medicinali veterinari (VMP) vengono trasmessi annualmente in formato aggregato a una banca dati gestita dalla Commissione europea. L’EFSA esamina poi tali dati e ne espone i risultati in relazioni annuali. L’aggregazione, tuttavia, non si presta ad analisi statistiche complesse e ha un valore limitato per le valutazioni quantitative del rischio e dell’esposizione. Le linee guida

  • Contratti veterinari convenzionati, Acn applicato al Sud ma poco al Nord. Ecco i dati

    9dc7b8fcc6I veterinari convenzionati nelle Asl continuano ad essere inquadrati con una variegata tipologia di contratti. Il monitoraggio sull’applicazione dell’Accordo collettivo nazionale della medicina specialistica presentato da un gruppo di colleghi del coordinamento nazionale convenzionati e precari del SIVeMP, nel convegno di Roma del 29 aprile scorso, evidenzia rimarcate difformità a livello nazionale. In Italia oggi il 76,64% dei veterinari convenzionati ha contratti Acn, mentre il 23,36% ha contratti atipici. Ma al di là della percentuale complessiva, è la distribuzione di queste diverse tipologie contrattuali sul territorio ad essere indicativa.

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