Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per il rilancio dell’occupazione, a partire da quella giovanile. Si tratta del primo pacchetto di misure, che parte dagli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato degli under-30. «Per il pacchetto lavoro – spiega il presidente del Consiglio Enrico Letta nella conferenza stampa al termine del vertice dell’Esecutivo – sono stati stanziati nel complesso 1,5 miliardi tra fondi europei e risorse nazionali». Con il decreto lavoro il Governo, sottolinea ancora Letta – può «andare al consiglio europeo (domani e venerdì, ndr) forte di argomenti» per una battaglia sull’occupazione giovanile. Sì del Cdm anche al rinvio per tre mesi dell’aumento dell’aliquota Iva dal 21 al 22%. Le misure per il lavoro
Letta e alcuni ministri si recheranno al Quirinale per informare il capo dello Stato Giorgio Napolitano sulla posizione che l’Italia manterrà al vertice Ue.
Sì del cdm anche al rinvio per tre mesi dell’aumento dell’aliquota Iva dal 21 al 22% («il differimento dell’aumento – spiega il premier – è al 1 ottobre: il decreto andrà in Parlamento e lì si si verificherà la possibilità di un ulteriore differimento».
Dl Lavoro, ci sono i bonus per le imprese: “650 euro al mese per assunzioni stabili”
Nel pacchetto da 1,5 miliardi varato dal Consiglio dei ministri 10 articoli con gli incentivi per chi assume giovani fra i 18 e i 29 anni. Fondo di 2 milioni per la formazione dei disoccupati over 50. Deciso anche il rinvio di tre mesi dell’aumento Iva. Il Consiglio dei ministri ha licenziato il decreto legge che contiene le misure a favore del lavoro con uno stanziamento complessivo di 1,5 miliardi.
Incentivi alle assunzioni. Il testo sul lavoro prevede un incentivo fino a un massimo di 650 euro mensili per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. La bozza è fatta di 10 articoli. L’incentivo è istituito in via sperimentale ed è destinato ai giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni: l’ammontare complessivo è pari a 800 milioni di euro e corrisponde al 33% della retribuzione mensile lorda complessiva, per un periodo di 18 mesi, “ed è corrisposto unicamente mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili del periodo di riferimento, fatte salve le diverse regole vigenti per il versamento dei contributi in agricoltura”.
L’ottimismo di Letta. Il presidente del Consiglio si è detto certo che il pacchetto potrà “aiutare l’assunzione di 200mila giovani italiani con una intensità maggiore nel centro-sud, ma con un intervento che riguarda l’intero Paese”. Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha precisato: “100.000 saranno quelle che potranno beneficiare degli sgravi contributivi mentre altre 100.000 sono coinvolte nelle altre misure di “inclusione”. Letta ha aggiunto: “Puntiamo a dare un colpo duro alla piaga della disoccupazione giovanile”. Il pacchetto lavoro, ha sottolineato ancora, “mi consentirà di andare in Europa a fare la battaglia contro la disoccupazione giovanile”.
Condizioni capestro. Per poterne usufruire i giovani devono rientrare in queste condizioni: essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; essere privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, vivano soli con una o più persone a carico. Il bonus viene istituito, si legge, “al fine di promuovere forme di occupazione stabile di giovani” e “in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020”. L’incentivo, si legge nel decreto, verrà corrisposto “per un periodo di 12 mesi ed entro i limiti di 650 euro mensili per lavoratore nel caso di trasformazione a tempo indeterminato”.
Aiuti per gli over 50. Non solo per i giovani senza lavoro: la bozza del disegno di legge prevede agevolazioni pure per i soggetti con più di 50 anni di età, disoccupati da oltre dodici mesi. In particolare, in via sperimentale per gli anni 2013, 2014 e 2015 è istituito presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali un fondo con dotazione di 2 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2013, 2014, 2015, volto a consentire alle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, “di corrispondere le indennità per la partecipazione ai tirocini formativi”. “Vi è un vantaggio molto marcato per un imprenditore che decide di assumere a tempo indeterminato un dipendente che si trova in regime di Aspi, di cassaintegrazione”, ha precisato Letta al termine del Cdm.
Carta per l’inclusione sociale. A conclusione dei lavori il premier ha quindi anticipato che è in arrivo, in via sperimentale, la carta per l’inclusione sociale che servirà a combattere la povertà estrema. “Riguarderà 170mila persone, mentre la proroga della social card 425mila persone”, spiega il ministro Giovannini.
L’intervento di Napolitano. E il tema della disoccupazione è stato oggi al centro anche dell’ennesima sollecitazione del presidente della Repubblica. “Il mondo cooperativo è chiamato in prima linea a dare il suo peculiare contributo per affrontare le difficili sfide che attendono tutto il sistema-paese. Tra queste, soprattutto la lotta alla disoccupazione sia dei giovani sia di chi ha subito in età adulta una forzata e prematura uscita dal mondo del lavoro”, scrive Giorgio Napolitano in un messaggio inviato al presidente dell’Alleanza Cooperative italiane Giuliano Poletti.
Soddisfazione della Cgil. Le reazioni dei sindacati ai provvedimenti varati da Palazzo Chigi sono stati positivi. “Dalle prime agenzie che abbiamo visto, non possiamo che confermare il fatto che è positivo che il provvedimento degli incentivi si rivolga ad assunzioni a tempo indeterminato, a trasformazioni di contratti precari in contratti a tempo indeterminato, quindi questo è sicuramente un segnale positivo”, dice il segretario della Cgil Susanna Camusso. “Come sempre poi – precisa – un decreto bisogna leggerlo per capirne esattamente gli elementi”.
Sole 24 Ore e Repubblica – 26 giugno 2013