È arrivato solo diciassettesimo nel concorso di Dressage, ma Ravel, un cavallo del team statunitense, ha comunque un record: è il primo atleta olimpico ad essere stato guarito da un infortunio grazie alle staminali. Come raccontano gli esperti dell’Helen Woodward Animal Center, la clinica che l’ha curato, l’intervento ha portato l’animale dalla possibile fine della carriera a una serie di allori culminati con la partecipazione ai Giochi: un sogno che forse un giorno sarà aperto anche ai colleghi “bipedi”, viste le sperimentazioni in corso di questa tecnica anche sugli umani. Il cavallo, che ora ha 15 anni, è arrivato negli Usa dall’Olanda nel 2006, acquistato da un ranch a Santa Fe, nel New Mexico.
Due anni dopo, all’inizio del 2008, durante un allenamento, Ravel ha riportato una lesione grave di un legamento di una zampa, un infortunio che spesso pone fine alla carriera, e talvolta alla vita stessa dell’animale. Non è andata così per il campione statunitense, che invece ha subito un intervento con una iniezione di staminali che l’ha rimesso in piedi in meno di otto mesi. Tanto che è stato in grado di partecipare alle Olimpiadi di Pechino, arrivando quarto, e di vincere da allora diversi altri premi in competizioni prestigiose tra cui la Coppa del Mondo, di cui è l’unico cavallo americano vincitore nella storia.
«Lo staff preferisce non rivelare i dettagli dell’infortunio o della terapia – spiega una portavoce del centro al sito di Discovery Channel – perchè la percezione dei giudici potrebbe essere influenzata».
L’utilizzo delle cellule staminali nella cura dei tendini dei cavalli è ancora considerata una procedura sperimentale, anche se diversi studi hanno ormai provato che può aumentare i tassi di guarigione e dimezzare le ricadute. Lo stesso discorso vale anche per gli uomini: l’uso di staminali per riparare ossa e tendini è allo studio in diversi laboratori in tutto il mondo, e secondo molti esperti rappresenta il futuro della riabilitazione. Ad esempio, nella rottura dei legamenti crociati del ginocchio o del tendine d’Achille, infortuni che continuano a mietere vittime anche a Londra.
Per ora, però, gli atleti “a due zampe” come Liu Xiang, l’ostacolista cinese vittima di un infortunio in gara sia a Pechino che in questa edizione dei Giochi, non hanno la fortuna di Ravel.
La Libertà – 22 agosto 2012