di Roberto Turno. Finiranno sotto controllo i medici che prescrivono prestazioni di specialistica inutili. Ben 35 casi di analisi “reflex” concesse gratis una seconda volta solo se il primo esame ne dimostra la necessità. Debutto delle note limitative alla concessione gratis di esami diagnostici, come già avviene per i farmaci. Parti cesarei nel mirino, con tanto di misure disincentivanti che le regioni dovranno varare per evitare sprechi. Ma anche l’epidurale gratuita, come lo screening neonatale, la procreazione assistita, le vaccinazioni per varicella e anti Hpv. E una lunga serie di agevolazioni per i disabili, dagli apparecchi acustici digitali e per la comunicazione, gli scooter a quattro ruote, i sollevatori per la vasca da bagno. Sono pronti, 14 anni dopo, i nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza garantiti dal Ssn. Tra il “dare e l’avere”, costeranno 460,7 mln in più per il Ssn, tra maggiori costi per 1,99 mld e misure di contenimento calcolate in 1,54 mld. La tabella
L’elenco dei nuovi Lea predisposto dai tecnici della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, sarà discusso mercoledì prossimo con le Regioni, in un incontro che non si annuncia esattamente in discesa. Se Lorenzin allarga i cordoni della spesa, infatti, i governatori sembrano ormai disposti a cedere l’aumento del Fondo 2015 per 2 mld iper parare il colpo del taglio da 4 mld della manovra 2015. Come dire che le aperture dei nuovi Lea rischiano di andare in soffitta, anche se poi i tagli alle regioni li ha imposti lo stesso Governo.
Le parole d’ordine del documento ministeriale sono due: appropriatezza, alla voce risparmi, per cercare di abbassare la soglia di sprechi; l’apertura invece a prestazioni e servizi molto attesi e promessi da tempo (come la procreazione assistita e l’epidurale) ma anche a servizi aggiuntivi per le categorie più deboli, i disabili.
L’intervento sulle prestazioni di prevenzione, a cominciare dalle vaccinazioni aggiuntive (previsti anche pneumococco e meningococco), costeranno 68 in più. Per l’assistenza specialistica invece il saldo sarà di +258 mln, con diverse novità: alcune prestazioni saranno erogate dal Ssn sono a determinate condizioni, come per le note Aifa sui farmaci; l’appropriatezza su ben 160 esami di assistenza specialistica ambulatoriale partirà dai controlli che le regioni potranno fare sulle prescrizioni dei medici per accertare che esame prescritto e diagnosi corrispondano. Per altre 35 prestazioni, poi, si verificherà la «modalità reflex», ovvero sarà concesso il secondo accertamento diagnostico o clinico soltanto se il primo lo richiede realmente.
Altro capitolo caldo è l’assistenza specialistica e protesica, che costerà 173,7 mln in più. In questo caso si prevede la fornitura gratuita di prodotti aproteici per i nefropatici cronici . Ma anche i dispositivi e gli ausili tecnici Ict per i disabili con gravissime limitazioni, gli apparecchi acustici a tecnologia digitale, apparecchi di trasporto o strumenti per l’assistenza a domicilio. Non mancheranno peraltro anche imprecisate cancellazioni di ausili per un risparmio di 250 mln, contro i 423,7 mln di costi aggiuntivi per le nuove prestazioni previste dal provvedimento.
Qualche novità riguarda anche l’assistenza ospedaliera, anche se in questo caso la parte economica è meno importante, con un risparmio complessivo di 43,9 mln. In questo caso entrano nel Prontuario Ssn l’analgesia epidurale, la procreazione assistita, lo screening prenatale. Ma anche le misure per limitare i parti cesarei e l’appropriatezza nei ricoveri di un giorno. Se davvero si risparmierà.
La parola d’ordine è “appropriatezza”: stop a esami “inutili”. E alla fine Lorenzin “mette sul piatto” 460 mln in più
Oggi il ministro della Salute dovrebbe incontrare le Regioni per un primo confronto sull’aggiornamento dei Lea previsto dal Patto per la Salute. Un mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia (si doveva chiudere entro il 31 dicembre) ma il piatto è ricco. Almeno da quanto siamo riusciti a capire dalle prime indiscrezioni.
Nuovi vaccini. Nei Lea targati Lorenzin dovrebbe entrare gratuitamente varicella, pneumococco, meningococco e vaccino anti HPV, con una spesa quantificata in 138 milioni di euro che gli esperti del ministero sono però convinti di contenere a 68 milioni in quanto molte regioni hanno già avviato per loro conto programmi vaccinali che comprendono i nuovi vaccini.
Assistenza specialistica e ambulatoriale. Arrivano nuove prestazioni diagnostiche. Ma anche in questo caso si tratta nella maggioranza dei casi prestazioni già comprese nelle prestazioni erogate attualmente ma che ora entrerebbero a far parte “ufficialmente” dei Lea del Ssn.. In più vengono proposte una serie di misure di appropriatezza intervenendo sulle condizioni di erogabilità che saranno ben definite e limitate come già avviene oggi per le note Aifa sui farmaci.
Saranno poi incrementati i controlli sull’appropriatezza prescrittiva su ben 160 prestazioni già presenti nel “vecchio” nomenclatore. Si prevede anche un nuovo sistema per monitorare l’effettiva necessità di effettuare un secondo esame per la stessa esigenza diagnostica. Il secondo si effettuerà solo nel caso il primo esame non abbia dato risposte certe. A questi risparmi si devono poi aggiungere maggiori entrate per le Asl che verranno dal maggiore gettito del ticket (stimato in 4 milioni di euro) per la diagnostica e specialistica conseguentemente all’aumento del numero di prestazioni comprese nei nuovi Lea che saranno ora erogate in regime ambulatoriale e non più in day hospital.
Alla fine il saldo tra maggiori spese e risparmi si stima attorno ai 258 milioni di maggiori spese.
Assistenza integrativa e protesica. Saranno forniti gratuitamente i prodotti “aproteici” per i malati nefropatici cronici e prodotti addensanti per un onere stimato in circa 24 milioni di euro.
E poi nuovi dispositivi e ausili oggi non compresi nei Lea. In particolare gli ausili informatici e per la comunicazione per i disabili con serie limitazioni funzionali, apparecchi acustici digitali. Macchine per i muscoli respiratori, vari presidi per la mobilità in bagno, carrozzine con sistema di verticalizzazione. E ancora, scooter a quattro ruote, kit di motorizzazione universale per carrozzine, sollevatori fissi, fino ai carrelli servoscala per interni.
Anche in questo caso, accanto a maggiori servizi e prestazioni è prevista una serie di misure per contenere la spesa sempre nel segno dell’appropriatezza che consentirà di contenere la maggiore spesa a circa 179 milioni, contro i circa 429 milioni teorici che le maggiori forniture di prodotti, ausili e supporti comporterebbero.
E infine l’assistenza ospedaliera. Entrano nei Lea l’epidurale, Pma e lo screening neonatale. A fronte di queste novità la proposta del ministero prevede una serie di misure finalizzate a una complessiva riduzione delle spese ospedaliere. Per farlo si conta su una progressiva riduzione del ricorso al parto cesareo fissando soglie massime il cui superamento darà luogo a misure disincentivanti affidate alle Regioni. Poi più appropriatezza per day hospital (con il trasferimento di molte prestazioni diagnostiche in regime ambulatoriale soggetto a ticket) e day surgery e anche per ricoveri ordinari di lungodegenza e riabilitazione.
Il saldo tra i nuovi inserimenti e le misure di appropriatezza in campo ospedaliero fa stimare al ministero un risparmio annuo di circa 44 milioni di euro.
Esenzioni e malattie rare. Nei nuovi Lea dovrebero infine entrare nuove patologie esenti. Tra queste le broncopneumopatie croniche ostruttive moderate, gravi o molto gravi, le osteomieliti croniche, le patologie renali croniche, rene policistico, la sindrome da Talidomide, la endometriosi. Esenti anche i donatori d’organo. Come promesso da tempo entrano anche 110 nuove malattie rare. Mentre sindrome di Down e celiachia passano dalla categoria di malattie rare a quella di croniche.
Sole 24 Ore e QS – 28 gennaio 2015