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Ecm. Linee guida per accreditamento dei provider regionali. Piano formazione, individuazione aree d’interesse

1a1a1_0a01LOGO20ECMLa giunta regionale del Veneto ha approvato, nella seduta di martedì 2 ottobre, la delibera 1969 che recepisce il nuovo Accordo Stato-Regioni in materia di Educazione continua in medicina, detta le linee guida per i manuali di accreditamento dei Provider regionali e fissa per il triennio in corso il numero dei crediti che i professionisti sanitari devono acquisire. Sono inoltre individuati gli ambiti di interesse regionale, per lo svolgimento delle attività di formazione continua svolte dalle Aziende del Servizio sanitario regionale, per l’anno 2012, finalizzate a certificare il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Tavolo di monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). La Regione del Veneto ha avviato dal mese di gennaio 2012 il sistema di accreditamento dei provider.

Con la delibera n.2215 del 30 dicembre 2011 è stato infatti approvato il documento fondamentale che stabilisce le regole di funzionamento del sistema veneto, denominato “Disciplinare e requisiti per l’accreditamento dei provider Ecm nella Regione del Veneto”, che fissa i criteri per poter operare, in qualità di provider, nel territorio di competenza regionale.

Due gruppi di provider. Nel disciplinare sono stati individuati due Gruppi (A e B) di potenziali provider, verso i quali la Regione ha inteso procedere alla verifica dei requisiti posseduti, in due momenti successivi e con modalità differenti. Nel corso dell’anno 2012 si sta procedendo all’accreditamento dei provider appartenenti al Gruppo A), per i quali è previsto un obbligo di accreditamento regionale e precisamente: aziende sanitarie e ospedaliere; altri soggetti erogatori di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie pubblici o privati; enti di formazione a partecipazione prevalentemente pubblica regionale.

La Regione ha invece demandato ad un provvedimento successivo le modalità di erogazione dei servizi di accreditamento Ecm, a favore di tutti gli altri soggetti, individuati nel “Disciplinare”, come appartenenti al gruppo B, che sono precisamente quelli appartenenti alle categorie di seguito indicate: Università, Facoltà e Dipartimenti universitari; Istituti scientifici del servizio sanitario nazionale (ISPEL, ISS, IRCCS, IZS); Istituti del consiglio nazionale delle ricerche; Società scientifiche; Ordini e Collegi delle professioni sanitarie e Associazioni professionali in campo sanitario; Fondazioni a carattere scientifico; Case editrici scientifiche; Società, Agenzie ed Enti, pubblici e privati, purché operino nell’ambito della formazione continua degli operatori sanitari.

Dopo un’attenta valutazione la Regione, è giunta alla conclusione che risulta fondamentale, per tutto il periodo di vigenza del Nuovo Accordo Stato-Regioni 2011-2013, mantenere il livello attuale di offerta formativa, pur assicurando comunque il passaggio dal regime di accreditamento degli eventi a quello dei provider.

Accreditamento provider e contributi spese (quota fissa+quota variabile). Dal mese di gennaio 2013, si procederà quindi ad accreditare i soggetti pubblici e privati che, in possesso dei requisiti previsti nel vigente “Disciplinare”, presenteranno richiesta di essere registrati nel sistema veneto di formazione continua Ecm, assicurando in tal modo continuità ai servizi resi alle imprese che operano sul territorio regionale, nonché diversificata e qualificata scelta di prodotti formativi, per i professionisti sanitari. All’atto della validazione della richiesta di accreditamento provvisorio, deve essere obbligatoriamente allegato il piano formativo.

Il rilascio del Decreto di accreditamento provvisorio, come provider regionale Ecm, è subordinato al versamento del contributo alle spese che dovrà essere effettuato una volta avvenuta la notifica di esito positivo dell’istruttoria di accreditamento da parte della Commissione regionale Ecm. I contributi, i cui importi sono indicati dettagliatamente in delibera, sono composti di una quota fissa più una quota variabile in base al numero degli eventi indicati nel piano formativo. Andranno versati in un’unica soluzione entro 60 giorni dalla notifica di esito positivo dell’accreditamento.

Il debito formativo, per il triennio 2011-2013, è confermato in 50 crediti/anno, per un totale di 150 nei tre anni, con la possibilità di riportare, dal triennio precedente (2008-2010), 45 crediti a condizione che il professionista abbia ottemperato al debito formativo previsto di 150.

Piano della formazione regionale. Per quanto concerne il livello di interesse regionale, per la stesura dei singoli Piani formativi aziendali, si ritiene prioritario qui richiamare quanto contenuto nel nuovo Piano Socio Sanitario Regionale – 2012- 2016, approvato con la Legge regionale 29 giugno 2012, n. 23, che indica alcuni specifici ambiti sui quali è ritenuto necessario promuovere interventi di formazione continua: medicina di genere; umanizzazione dell’assistenza, problemi delle relazioni e della comunicazione; relazioni socio-sanitarie internazionali; adozione di linee guida basate sull’evidenza, qualità dei sistemi e dei processi clinico assistenziali; appropriatezza delle prestazioni sanitarie nei Lea; cure palliative; cultura del lavoro in team multi professionale e adozione di modelli di lavoro a rete; terapie del dolore; malattia di Alzheimer e altri tipi di declino cognitivo e demenze; razionalizzazione delle prescrizioni dei farmaci, armonizzazione dei comportamenti; prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione; malattie determinate dagli alimenti, zoonosi e malattie emergenti, benessere animale; famiglia, infanzia, adolescenza, giovani, anziani, disabilità; clinical governance; Hta; valorizzazione delle risorse umane.

Gli atti deliberativi che promuovono interventi di formazione continua, finanziati direttamente dalla Regione, dovranno indicare quindi l’afferenza alle aree sopra individuate, ai fini della predisposizione del report da allegare alla documentazione attestante gli adempimenti Lea 2012.

Dgr 1969

Dgr 1969 Allegatoa

A cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 5 ottobre 2012 – riproduzione riservata

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