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Veneto, sicurezza alimentare. Progetto di legge: Upsa in ogni Usl, tre aree distinte per servizi veterinari, ruolo Crev

1a1a1_0a01logoconsregionevenetoRiorganizzare l’ambito della sicurezza alimentare in Veneto, creare Unità di progetto in ogni Usl, modificare il Pssr nelle parti riguardanti l’assetto dei servizi veterinari (con l’indicazione delle tre distinte aree) e potenziare il Crev. E’ questo l’obiettivo di un Progetto di legge presentato dai consiglieri regionali Luca Baggio, Remo Sernagiotto, Pietrangelo Pettenò, Gustavo Franchetto, Diego Bottacin, Giuseppe Bortolussi, Stefano Valdegamberi, Laura Puppato e Arianna Lazzaroni. Lo scopo è quello di razionalizzare gli interventi rendendoli più efficaci e migliorandone il rapporto costo-beneficio. Il Pdl intende apportare delle modifiche al Pssr (legge regionale n. 23 del 29 giugno 2012 “Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2016”).

«La proposta di legge presentata ieri da nove consiglieri regionali, di formazioni politiche anche molto diverse tra loro – commenta il segretario regionale Fvm Roberto Poggiani – trova il nostro totale apprezzamento e va nella direzione che avevamo indicato da mesi e per cui ci siamo battuti insieme alla federazione regionale degli ordini dei veterinari, con il sostegno di tutte le componenti della veterinaria pubblica veneta. Innanzitutto perchè riconduce nell’alveo del rispetto della normativa vigente l’organizzazione dei servizi veterinari che il Piano sanitario approvato a giugno inutilmente stravolge e mortifica. Importante poi l’attenzione per i temi della sicurezza alimentare e della gestione delle emergenze. E il riconoscimento dato al Centro regionale di epidemiologia veterinaria, vera e propria eccellenza veneta. Stupisce peraltro che la maggioranza del consiglio regionale al momento del voto non abbia saputo cogliere questi aspetti».

Al punto uno il Pdl propone che all’interno del Dipartimento di prevenzione delle Usl venga istituita l’Unità di progetto della sicurezza alimentare (Upsa) a cui afferiscono i tre Servizi veterinari: Sanità animale; Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati; Igiene degli allevamenti e delle produzioni Zootecniche (Sa, Siaoa, Siapz) ed il Servizio di Igiene degli alimenti e nutrizione (Sian).

Una organizzazione territoriale in linea con quella regionale che ha come obiettivo un concreto miglioramento del servizio rivolto ai consumatori e agli imprenditori della filiera agro-alimentare perché facilita la formulazione di risposte ai loro bisogni, univoche, efficienti, coordinate e controllate. Peraltro la normativa nazionale prevede nelle figure degli operatori Servizi veterinari e Sian l’Autorità competente di riferimento a livello periferico con l’esigenza di uno stretto raccordo operativo, oltre che formativo, tra i diversi servizi . Le misure non comportano un aggravio di spesa, poichè già preventivata nell’istituzione dei Dipartimenti funzionali per la Sicurezza alimentare delle Usl (attraverso tre fondamenti legislativi regionali), ma solo una diversa destinazione di risorse già stanziate.

La direzione è affidata ad un Responsabile di struttura complessa, diverso dalla figura del Direttore di Dipartimento di prevenzione, individuato dal Direttore generale dell’Az. ULSS tra i sopraccitati servizi o strutture equivalenti.

In particolare l’Upsa è improntato ai seguenti obiettivi: armonizzare gli interventi di sanità pubblica nel territorio; aumentare l’efficienza del sistema basato sulla prevenzione dei rischi legati al consumo degli alimenti; ridurre il rischio di malattie degli animali e di malattie a carattere zoonosico; sostenere il benessere e l’interazione uomo-animale; elevare lo standard di sicurezza alimentare; promuovere la sostenibilità e la competitività delle produzioni agrozootecniche del territorio; dare piena applicazione al sistema di controllo dal campo alla tavola conformemente ai regolamenti comunitari.

Al punto due la legge fa esplicito riferimento all’assetto dei servizi veterinari, proponendo di modificare il Piano socio sanitario, all’interno dell’allegato A – 3.4.2. “La rete dei Dipartimenti di Prevenzione”, aggiungendo dopo l’espressione: “servizi veterinari” la seguente: “nelle tre aree : Sanità Animale; Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati; Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche ”. Questa modifica, si legge nel testo del Pdl, «vuole riportare alla norma superiore, cioè ribadire quanto previsto dall’articolo 7 quater del Decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, così modificato dal Decreto legislativo 19 giugno 1999 n. 229».

La proposta di legge prevede inoltre il mantenimento e il potenziamento del Centro regionale di epidemiologia veterinaria (Crev), strumento tecnico-scientifico della Regione che, oltre a gestire la banca dati regionale in materia di anagrafi ed avere funzioni gestionali, svolge l’importante ruolo di nodo informativo dei Servizi territoriali, garantisce la predisposizione della programmazione della sorveglianza e il controllo delle malattie infettive degli animali, delle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo (zoonosi) e il monitoraggio continuo sulla sicurezza alimentare attraverso la valutazione del rischio legato al consumo di alimenti, indirizzando e calibrando i controlli sulla filiera agro-alimentare.

Il Pdl al punto tre propone di sostituire all’interno dell’allegato A – 3.4.1 “Aree prioritarie d’intervento”, al punto “Prevenire le zoonosi e le malattie emergenti” l’espressione “osservatorio epidemiologico” con il “Centro regionale di epidemiologia veterinaria del Veneto (Crev)”.

Questa realtà che negli ultimi vent’anni ha fornito risultati concreti e tangibili per la salvaguardia della salute, la sicurezza del consumatore e lo sviluppo del settore agro-zootecnico del Veneto deve essere posta nella istituzionalizzata condizione di operare positivamente a supporto del sistema dei Servizi regionali e territoriali di cui fa parte integrante.

A cura dell’Ufficio stampa del Sivemp Veneto – 5 ottobre 2012 – riproduzione riservata

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