Il 2 dicembre scorso si è svolto al Centro operativo della Protezione civile di Rovigo il corso: “Ruolo dei Servizi veterinari nella gestione integrata delle emergenze non epidemiche”. Organizzato dei Servizi veterinari dell’Ulss 18 di Rovigo, in collaborazione con la Regione Veneto, Sezione Veterinaria e Sicurezza alimentare, il corso era rivolto ai Servizi veterinari di tutte le Ulss del Veneto. Il programma della giornata ha previsto contenuti ed argomenti innovativi quali il concetto di resilienza applicata all’azione dei Servizi veterinari e la realizzazione di un sistema operativo dedicato alla gestione delle emergenze, anche con l’utilizzo dei social network e delle piattaforme web gratuite. Nel corso dell’evento è stato ribadito come il Servizio sanitario pubblico, con la sua componente veterinaria, appresenti una struttura operativa del Sistema nazionale di Protezione civile che interviene secondo il Metodo Augustus incardinato nella Funzione 2 (F2) Sanità.
Durante le emergenze non epidemiche (terremoti, alluvioni, ecc.) la F2 deve mantenere con la propria Organizzazione elevati livelli di erogazione dei servizi. Per agire in modo rapido, efficiente ed efficace è necessario integrare le proprie Procedure Operative Standard (POS) con gli strumenti che la tecnologia informatica mette gratuitamente a disposizione di tutti (social network, piattaforme web open source per la georeferenziazione, ecc.). L’impiego di banche dati collegate con l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, già in dotazione ai Servizi veterinari, combinato con questi nuovi strumenti hardware e software, rappresenta un’importante evoluzione dell’approccio operativo nella gestione delle situazioni emergenziali.
Durante il corso è stata effettuata una dimostrazione pratica dell’utilizzo di queste possibilità, con l’elaborazione in tempo reale della trasmissione di dati utili alla gestione simulata di un’emergenza: nel corso di uno scenario idrogeologico, con rischio di imminente alluvione, è fondamentale conoscere il numero preciso dei capi bovini a rischio presenti in un determinato allevamento per decidere le modalità di evacuazione. Durante la simulazione, si sono utilizzati smartphone con applicazioni di uso diffuso (App), facilmente adattabili alle nuove esigenze e interfacciabili in una Sala operativa con quelle di altre strutture e funzioni di Protezione civile coinvolte nella gestione degli eventi calamitosi. I partecipanti hanno così potuto trasmettere istantaneamente i dati richiesti alla gestione dell’evento, in alternativa alle modalità tradizionali (sopralluoghi, fax, telefonate) che non garantiscono la tempestività nelle comunicazioni e la piena sicurezza degli operatori nella gestione dell’emergenza.
Una particolare attenzione è stata posta dai relatori alla preparazione degli operatori, illustrando il concetto di resilienza, cioè la capacità di adattamento agli eventi destabilizzanti, allo scopo di ritornare alla normalità il più velocemente possibile. Anche in questo caso, il ruolo dei Servizi veterinari acquista la giusta importanza se vengono elaborate specifiche Procedure operative standard (POS) finalizzate all’azione in emergenza.
La novità degli argomenti trattati e l’approccio pratico del corso ha favorito lo scambio di esperienze e il confronto tra i partecipanti e i qualificati relatori appartenenti al Servizio di Protezione civile della Provincia di Rovigo (Architetto Monica Gambardella), all’Istituto Italiano di Resilienza (Architetto Silvio Francescon), ad un’Agenzia di Comunicazione SocialWeb (Dottor Steve Azzalin), all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Dottoressa Manuela Dalla Pozza e Dottor Massimiliano Bassan) ed alla comunità scientifica veterinaria (Dottor Carlo Brini). La giornata si è conclusa con un’esercitazione a modello statico per posti di comando, rappresentativa delle attività di Protezione civile.
La traccia dell’esercitazione è stata sviluppata secondo il modello utilizzato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, dando particolare rilevanza agli interventi del Servizio Veterinario incardinato nella Funzione F2, secondo un cronoprogramma articolato dalla fase di attenzione a quella di emergenza.
In sede di presentazione dell’evento, la presenza significativa del Direttore generale Ulss 8, dottor Arturo Orsini , che ha sottolineato l’importanza strategica della preparazione e del continuo addestramento degli operatori di Sanità pubblica veterinaria negli scenari emergenziali, nonché l’esigenza di una definizione chiara della linea di comando e delle rispettive competenze degli Enti nella gestione di questi eventi.
Per la Regione Veneto è intervenuto il dottor Michele Brichese, dirigente in forza alla Sezione Veterinaria e Sicurezza Alimentare, che ha ricordato come l’evento in questione ricada nell’ambito delle attività formative per la gestione delle emergenze previste da piani nazionali e regionali.
Il dottor Vanni Bellonzi, Dirigente del Servizio provinciale di Protezione civile di Rovigo, ha portato il saluto da parte dell’Ente ospitante e, nel corso della visita della Sala operativa, ha sottolineato la necessità di intensificare e ampliare i rapporti con le altre Strutture operative del Sistema della Protezione civile per garantire una risposta rapida ed efficiente.
La “regia” organizzativa dell’evento è stata affidata al dottor Antonio Tocchio, dirigente veterinario dell’Ulss 18, dotato di una pluriennale esperienza nel mondo della Protezione civile locale e regionale.
8 dicembre 2015 (a cura dei Servizi veterinari dell’Ulss 18)