Le Regioni avranno più tempo per adottare le disposizioni di riordino degli Istituti zooprofilattivci sperimentali. Lo stabilisce un emendamento alla legge di stabilità approvato alla Camera e trasmesso ora al Senato che modifica il comma 22 dell’articolo 39 riguardante l’Attuazione del Patto per la salute 2014-2016 e porta da tre a sei mesi,governatore dall’entrata in vigore della manovra, il termine per l’approvazione. Nella nuova versione del testo, ora all’esame di Palazzo Madama, è stato emendato, con gli interventi dei dei deputati Fauttilli e Alfreider, il comma in questione, prevedendo l’obbligo, per le regioni e le province autonome, di adottare le disposizioni applicative della normativa di riordino degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, con particolare riferimento all’esercizio delle competenze regionali, entro il termine di sei mesi, invece che di tre mesi, dall’entrata in vigore della legge di stabilità.
Conseguentemente si stabilisce, per le regioni e le province autonome, l’obbligo di provvedere alla costituzione dei nuovi organi degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali entro sei mesi, in luogo dei tre mesi precedentemente previsti, dall’entrata in vigore delle leggi regionali emanate per l’attuazione della normativa di riordino dei medesimi Istituti.
In caso di inerzia delle regioni, si provvede alla nomina di un commissario straordinario che sostituisca l’organo di amministrazione e di gestione dell’ente, attribuendone la relativa facoltà al Ministero della Salute. Tuttavia, al fine di non precludere l’esercizio delle competenze regionali, viene limitata l’operatività dell’organo di nomina ministeriale al periodo di inattività delle Regioni, attribuendo a questo organo la titolarità delle relative funzioni esclusivamente nelle more di provvedimenti regionali. Le disposizioni sono preordinate a regolamentare l’intervento nell’ipotesi in cui all’entrata in vigore della normativa regionale applicativa della riforma non segua, entro un termine ragionevole, l’avvio dei procedimenti di spettanza regionale di costituzione dei nuovi organi.
Le nuove disposizioni interessano in modo particolare il Veneto, dopo le ultime vicende che hanno visto il governatore Luca Zaia chiedere al Ministero il commissariamento dell’IzsVe. Richiesta respinta dal ministro Beatrice Lorenzin che ha invitato il presidente veneto ad approvare intanto la legge di rordino. Ora Zaia potrà disporre anche di un lasso di tempo maggiore.
A cura Sivemp Veneto – 3 dicembre 2014