Di Ilaria Capua, veterinaria che si è fatta conoscere per il suo eccellente lavoro di ricercatrice dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, in questi ultimi tempi abbiamo letto di tutto. Protagonista di una vicenda che ha appassionato per mesi i quotidiani veneti – il suo discusso trasferimento alla Torre della ricerca di Padova – ha ora deciso di candidarsi alla Camera con la lista di Mario Monti. Il sodalizio con il governatore Zaia, un libro da promuovere, aspirazioni importanti, un battage mediatico di tutto rispetto: le dichiarazioni della nostra collega si rincorrono praticamente ogni giorno su televisioni e giornali. E’ forse il candidato veneto più intervistato in questa campagna elettorale.
Noi, abituati a considerarla un po’ uno dei fiori all’occhiello per la nostra categoria e per la sanità pubblica veneta e italiana (dimostrazione tangibile di come la ricerca possa essere fatta ad alti livelli anche nelle strutture pubbliche) abbiamo aspettato in queste settimane di vedere valorizzata la sua peculiare professionalità e di poterci identificare nelle sue parole. Una parlamentare, peraltro, potrebbe adoperarsi per rendere meno “negletta”, almeno nel Veneto, la nostra professione.
Ma confessiamo, per ora, la nostra delusione. Della laurea in veterinaria della Capua nessuno parla. Un settimanale l’ha definita persino “laureata in virologia a 23 anni”. Anche la sua lunga esperienza lavorativa all’Izsve (un Istituto di eccellenza) viene sottaciuta. Eppure è qui che ha compiuto le sue ricerche e ha ottenuto risultati importanti. E’ qui che lavora. Ed è qui che lavorano i “suoi” collaboratori.
Addirittura Mario Monti nel presentarla ha detto che il suo merito consiste “nell’aver creato in Veneto un Istituto vincendo ostacoli inenarrabili”. Tanto pressapochismo e tanta confusione non dovrebbero essere sfuggiti a Ilaria Capua…. E forse un po’ di chiarezza non guasterebbe.
Vorremmo capire poi cosa farà “da grande”. Andrà a Roma a lavorare stabilmente o resterà a Padova e come i molti pendolari della politica si recherà in Parlamento due-tre giorni alla settimana per votare? La Capua parla di prendersi un anno “sabbatico”. E poi? Una legislatura dura qualcosa di più… Come sindacato non possiamo non ricordare che ci sono regole ben precise per chi assume incarichi amministrativi e relative tutele, come la conservazione del posto di lavoro. Ma se scatta l’aspettativa, la Capua il suo lavoro di ricerca dovrà (temporaneamente) lasciarlo. E comunque, anche senza scomodare le regole dei contratti di lavoro, ci piacerebbe sapere se la scelta di fare due cose contemporaneamente sarà nei fatti percorribile.
La nostra pretesa è eccessiva? Eppure altri parlamentari uscenti e attuali candidati hanno affrontato con competenza i mille problemi della sanità pubblica. Forti del loro essere veterinari. Basti pensare, ad esempio, ai colleghi Gianni Mancuso e Rodolfo Viola.
Lo sappiamo, la campagna elettorale è al culmine e i candidati sono impegnatissimi. Ma egualmente vorremmo lanciare qui il nostro sommesso appello. E parafrasando molto liberamente la celebre frase di Nanni Moretti, vorremmo chiedere alla nostra collega: Ilaria dì qualcosa di veterinaria pubblica!
20 gennaio 2013 – riproduzione riservata
Qui sotto una piccola rassegna stampa a spot sulla candidatura di Ilaria Capua
La presentazione che di Ilaria Capua ha fatto il premier (che forse avrebbe dovuto chiedere qualche informazione di “sistema” al ministro Balduzzi prima di parlare) è: «Una mente rivoluzionaria che ha creato un Istituto (?) nel Veneto vincendo ostacoli inenarrabili” (dal Gazzettino di Padova – 16 gennaio).
Il Giornale di Vicenza la definisce «super scienziata e pluripremiata virologa padovana» e scrive: «Ilaria Capua è stata, tra l’altro, la scopritrice del virus dell’influenza aviaria umana (H5N1)» (10 gennaio)
Poi le domande. Perché ha scelto di candidarsi? «Coraggiosamente ho deciso di divulgare i risultati delle nostre ricerche sull’aviaria e con lo stesso spirito affronterò la parentesi politica, che potrà essere breve se non mi sarà data la possibilità di formulare proposte per rilanciare il nostro Paese. Se non ci sono in parlamento persone che conoscono da dentro il mondo della ricerca come può il parlamento stesso capirlo? Io invece posso dare indicazioni precise. So di che cosa abbiamo bisogno» (dal Mattino di Padova – 17 gennaio).
E poi: «Non rifiuto mai le sfide, e penso di avere idee buone per l’Italia, che ha bisogno di persone competenti al posto giusto nel momento giusto» (dal Mattino di Padova – 17 gennaio)
E ancora: «Io sono così: mi piace portare il cambiamento, scompaginare gli schemi, e lo farò. Avevo sette collaboratori e oggi ne ho settanta e una credibilità internazionale». (dal Gazzettino – 16 gennaio)
E comunque: «Avevo fissato un termine, il 31 dicembre, per avere una risposta circa la possibilità di trasferirmi con la mia equipe alla Torre della Ricerca. Non avendo ottenuto una soluzione, da qualche giorno con mio marito stavo considerando la possibilità di fare un anno sabbatico all’estero. Ecco quindi che la proposta è arrivata al momento giusto» (dal Mattino di Padova – 17 gennaio)
D’altro canto, afferma la Capua, anche all’estero gli scienziati si danno alla politica … «Lo sa che negli altri paesi europei è pacifico che ci siano scienziati in parlamento? Angela Merkel è laureata in fisica, ad esempio» (dal Gazzettino – 16 gennaio)
Ma allora cade il trasferimento nella Torre? «Cercherò in tutti i modi di lavorare qui a Padova e di portare il mio gruppo nella Torre della ricerca, anzi vado a Roma apposta. Lo sa quanto tempo abbiamo dedicato io Zaia, Bellon e Masello per arrivare alla Torre? Moltissimo» (dal Gazzettino – 16 gennaio)
E ancora in modo più esplicito: «Il progetto va avanti. Me lo ha garantito il presidente Zaia in persona. Intanto con i miei collaboratori, poi quando finirà la mia esperienza romana ci sarò anche io».(dal Mattino di Padova – 17 gennaio)
Ma cosa farà a Roma? Si aspetta un incarico di governo? Ministro o sottosegretario, magari alla ricerca scientifica? «Come si fa a prevedere oggi certe cose, prima ancora di conoscere il risultato delle elezioni? Comunque sono stata chiara anche con il presidente Monti: non mi interessa occupare una poltrona in Parlamento e schiacciare un bottone». (dal Mattino di Padova – 17 gennaio)
A tutti indistintamente i nostri colleghi candidati un grande in bocca al lupo!!!!