«Evitateci i soliti strali contro il governo centralista, brutto e cattivo. L’eccessiva arroganza del potere all’interno della maggioranza pensa di essere al di sopra delle leggi dello Stato, che comunque vanno rispettate». Lo dichiara Antonino Pipitone, consigliere regionale di Italia dei Valori, commentando il preavviso di impugnazione del Piano socio sanitario veneto da parte del Governo. «Noi di IdV – aggiunge Pipitone – in aula abbiamo votato contro il Piano, che ci lascia perplessi. Adesso il governo mette i bastoni tra le ruote alla maggioranza, che sta sprecando l’opportunità dare ai veneti una sanità nuova e moderna. Invece di varare un piano proiettato nel futuro, che risponda ai bisogni delle persone, si sono concentrati sulle beghe tra PdL e Lega, sui meccanismi per assegnare i ruoli».
«Il problema non è chi deve nominare chi, ma dare sanità al territorio. Il Piano – prosegue Pipitone – che ne è uscito è parziale, monco per le liti e le divisioni che il centrodestra ha al suo interno. Lo hanno tirato da una parte e dall’altra come una coperta troppo corta, non rendendolo, come si poteva fare, una grande opportunità per la sanità veneta. Adesso – conclude il dipietrista – si guarda all’impugnazione, alle norme contestate, al parere vincolante della Quinta commissione. Tutti giochi di potere. Invece si dovrebbe guardare ai problemi veri, come ad esempio l’analisi delle fughe dei veneti, che vanno a curasi fuori regione. Un’emorragia, quella della mobilità passiva, che prosegue, ma nel Piano socio sanitario non c’è alcuna risposta a questa necessità. Forse perché non c’è nessuna poltrona da spartirsi»
18 agosto 2012 – riproduzione riservata