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Ravenna. Strage di uccelli nella Valle della Canna, è il botulino la causa della morte. “State lontani”

Confermata l’ipotesi relativa alla presenza di ‘botulino produttore di tossine di tipo C’, come causa della morte di centinaia di uccelli segnalata ieri nella valle della Canna. Questo è l’esito degli esami del primo campione di avifauna, prelevato all’interno della valle, eseguito dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Forlì.

Al riguardo, questa mattina, si è tenuto in Comune un tavolo tecnico di confronto sulla situazione, convocato d’urgenza. Alla riunione hanno partecipato, oltre al personale del servizio Tutela ambiente e territorio del Comune, il corpo dei Carabinieri Forestali, il Parco del Delta del Po, il servizio veterinario dell’Ausl Romagna, il servizio Caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, Romagna Acque, Azimut, il Centro recupero avifauna e i tecnici di Ravenna Servizi Industriali.

Un’ampia varietà di uccelli è sensibile all’intossicazione da tossina di tipo C, soprattutto gli anatidi, mentre l’uomo no. Tuttavia, a titolo precauzionale, si invitano i cittadini a non recarsi nell’area, se non espressamente autorizzati, a evitare di toccare gli animali morti o malati e a non portarli via. Per contrastare anossia e ristagno – condizioni favorenti il batterio e la produzione della tossina, già in parte mutate dalle piogge delle ultime ore dopo il periodo estivo – sarà quanto prima immessa ulteriore acqua alla valle, grazie alla disponibilità di Ravenna Servizi Industriali e Romagna Acque.

Mentre continueranno i campionamenti, si intensificherà il lavoro di cura degli animali malati ancora vivi e quello di recupero delle carcasse, grazie ai volontari dell’Associazione Ornitologica Romagnola e Ambito Territoriale Caccia, coordinati dagli agenti di Polizia Locale addetti alla vigilanza delle zone naturali, con la collaborazione del Centro Recupero Avifauna.

AGGIORNAMENTO La Procura apre un fascicolo

Allarme botulino sul Delta, Bartelle (Veneto 2020): «La Regione ha effettuato dei monitoraggi?»

 Venezia, 8 ottobre 2019 – «Apprendiamo che il Parco Delta del Po della Regione Emilia Romagna ha disposto lo stop alla caccia nel raggio di tre chilometri dalla Valle delle Canne, al confine della provincia di Ferrara. Si tratta di una misura eccezionale, dovuta alla moria di uccelli anatidi che si è registrata nella zona a partire dalla scorsa settimana e che si presume causata da un’intossicazione da tossina botulinica di tipo C». Così i consiglieri regionali del coordinamento Veneto 2020 che nella giornata di oggi hanno depositato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere alla Giunta Zaia se “sono state compiute o saranno compiute analisi e verifiche nei tratti veneti o comunque finitimi l’area polesana del fiume Po al fine di scongiurare la presenza di tossina botulina c”. «Vogliamo sapere se la Giunta è a conoscenza di quanto successo a ridosso dei confini del territorio regionale. Che tipo di monitoraggi sono in corso, al fine di escludere la presenza del botulino nei tratti veneti del Po?».

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