di Luigi Chiarello. «Il Sistri parte da ottobre, per i rifiuti pericolosi». Punto. Lo afferma in una nota il ministero dell’ambiente, guidato da Corrado Clini, avvertendo della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 19 aprile (n. 92 del 19/04/2013) del decreto del 20 marzo 2013, firmato proprio da Clini. Decreto che stabilisce le modalità per l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Il meccanismo di tracciamento «sarà operativo per tutti gli altri operatori da marzo 2014». Su base volontaria, anche i produttori di rifiuti non pericolosi potranno utilizzare il Sistri a partire da ottobre prossimo. Mentre i contributi a carico delle imprese resteranno sospesi per tutto il 2013, anche perchè, avverte il dicastero, «è in corso una revisione dei costi».
Il provvedimento pubblicato in Gazzetta è stato adottato in attuazione dell’art. 52 del decreto legge 83/2012, convertito con modifiche nella legge 134/2012. Si tratta di un testo che il dicastero definisce «elaborato sulla base dei rapporti dell’Agenzia per l’Italia digitale e del parere dell’Avvocatura generale dello stato». L’entrata in vigore del Sistri avverrà in modo graduale e progressivo, per consentire agli operatori di verificare i dati inseriti all’interno del sistema e aggiornare i software. E per permettere al ministero di introdurre le semplificazioni segnalate dalle associazioni di categoria.
In particolare, spiega il ministero, per l’operatività del Sistri, sono previsti due periodi. Dal 30 aprile al 30 settembre 2013 i produttori di rifiuti speciali pericolosi con più di 10 dipendenti e gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti speciali pericolosi, cioè le imprese più grandi e meglio organizzate, sono tenute ad «allineare» i dati e le informazioni inserite a sistema. In questa fase sono possibili semplificazioni, ma per queste attività il sistema sarà operativo da ottobre 2013. Per gli altri operatori l’allineamento al sistema avverrà tra ottobre 2013 e il due marzo 2014.
Possibili modifiche e tagli agli oneri a carico delle imprese. Ma dal tre marzo 2014 il sistema sarà operativo. Infine, nella nota, in merito alla congruità del contratto con la Selex, il ministero annuncia di aver «avviato un processo di revisione dei valori economici, a vantaggio dei costi sostenuti dalle imprese che useranno il servizio».
Rete Imprese Italia fa muro contro il nuovo decreto. Per l’organizzazione delle imprese «è sconcertante» la decisione di Clini «di riavviare il Sistri nonostante tutte le criticità sul sistema «più volte evidenziate dalle imprese». Una decisione questa che «non tiene minimamente conto delle gravi difficoltà che in questa fase di dura recessione stanno attraversando le pmi», specie quelle «del terziario di mercato e dell’artigianato, ridotte allo stremo».
ItaliaOggi – 21 aprile 2013