E’ stata pubblicata sul Bur n. 110 del 18 novembre la delibera numero 1986 del 28 ottobre con cui la giunta regionale ha approvato il piano di sorveglianza epidemiologica delle zoonosi e di attuazione di una adeguata rete di sorveglianza epidemiologica, prevedendo, altresì, un finanziamento, a favore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro di 180mila. In premessa la delibera evidenzia che il Regolamento (CE) n. 882/2004, che disciplina i controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa comunitaria in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e il benessere degli animali, preveda che se uno stato membro conferisce la competenza di effettuare i controlli ufficiali ad un’altra autorità o ad altre autorità che non siano l’autorità centrale competente, come ad esempio le autorità a livello regionale o locale, deve assicurare un coordinamento efficace ed efficiente tra tutte le autorità competenti interessate.
Con Deliberazione n. 1429 del 6 agosto 2013, la Giunta Regionale del Veneto aveva recepito l’Accordo, tra il Governo e le Regioni sulle “linee guida per il funzionamento ed il miglioramento delle attività di controllo ufficiali da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Province Autonome e delle Aziende Ulss in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria”.
Alla luce di questo, continua la delibera, emerge che il nuovo modello di sicurezza alimentare introdotto con il Regolamento 178/2002 e successivamente con i Regolamenti del così detto “pacchetto igiene” richiede un processo di riorganizzazione dell’autorità competente, tra cui anche quella regionale, per adeguare i propri strumenti gestionali e operativi a quanto richiesto dalle prescrizioni emanate in ambito comunitario, ad esempio in termini di risorse e infrastrutture, di capacità di cooperazione e di risposta alle emergenze.
In particolare, nell’accordo Stato-Regioni si prevede che le autorità competenti, ciascuna per il proprio ambito di competenza utilizzino le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e garantiscano l’accesso alla consultazione la circolazione e lo scambio di dati e informazioni, nonché l’interoperabilità dei sistemi e l’integrazione dei processi di servizio tra le diverse amministrazioni; adottino tutte le misure necessarie a garantire che i prodotti destinati ad essere inviati verso altro stato membro siano controllati con la stessa accuratezza di quelli destinati ad essere immessi sul mercato nel proprio territorio; dispongano di piani di emergenza efficienti e siano in grado di gestirli in caso di emergenze.
Tenuto altresì conto che il Ministero della Salute, Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezzadegli alimenti e nutrizione ha comunicato, con nota del 27 giugno 2014, il programma di Audit che il Food and Veterinary Service condurrà in Italia nel corso dell’anno 2015, all’interno del quale è previsto anche un audit relativo ai piani di emergenze veterinarie per l’abbattimento di animali a seguito di malattie infettive, si ritiene necessario predisporre l’aggiornamento del manuale delle emergenze, che nel corso delle precedenti emergenze, specie di tipo influenzale, si è dimostrato uno strumento indispensabile per la gestione delle stesse.
Per quanto riguarda i piani di controllo delle malattie infettive la Regione del Veneto, nel 2012, ha adottato un piano regionale di controllo ed eradicazione della malattia di Aujeszky (D.G.R. n. 2061 dell’11/10/2012), mirato ad ottenere il riconoscimento comunitario di territorio ai sensi dell’art. 9 della Direttiva n. 64/432/CEE. Si ritiene di dare prioritaria importanza alla gestione ed attuazione di tutte le attività previste da tale piano, al fine di completare nei tempi previsti l’iter necessario alla richiesta di riconoscimento, evitando così di vanificare l’impegno lavorativo ed economico fin qui profuso.
La West Nile Disease (WND) è un’altra malattia che riveste primaria importanza in Veneto, sia per il suo carattere zoonosico, sia per il livello di diffusione dell’agente eziologico virale (Arbovirus) e del suo vettore (Culicidi) rilevati negli ultimi anni sul territorio regionale. E’ pertanto necessario, come già attuato negli anni precedenti (fin dal 2008), prevedere anche per il 2014 la definizione e gestione di un apposito Piano regionale, che preveda un controllo sierologico sugli equidi stanziali (ricerca IgM), al fine di garantire l’identificazione di positività recenti autoctone per WND. Vista l’importanza rivestita da detta malattia in Veneto, considerato che l’attività di monitoraggio e controllo del virus va attuata nel periodo dell’anno di maggior circolazione degli insetti vettori (luglio-ottobre), i contenuti operativi del citato Piano regionale sono stati anticipati ai Servizi Veterinari delle Ulss con nota del Direttore della Sezione Veterinaria e Sicurezza Alimentare prot. n. 271980 del 2 giugno 2014.
Tutto ciò premesso la Regione ritiene indispensabile sviluppare un “Piano di Sorveglianza delle zoonosi e di attuazione di una adeguata rete di sorveglianza epidemiologica” con i seguenti obiettivi:
-Organizzazione e gestione, a livello regionale, di piani mirati di controllo e eradicazione di malattie infettive e contagiose, in particolare quelle a carattere zoonosico, con lo scopo di tenere costantemente monitorata l’evoluzione della situazione epidemiologica e i fattori di rischio correlati alla loro insorgenza e diffusione.
–Potenziamento della Rete di Sorveglianza Epidemiologica della Regione Veneto (ReSolVe), che garantisce la raccolta, l’analisi, l’interpretazione e la diffusione sistematiche e continue di dati sanitari, compresi gli studi epidemiologici;
-Definizione di nuovi livelli di biosicurezza in particolare nelle aree ad elevata densità di allevamenti avicoli (DPPA);
–Aggiornamento delle linee guida in caso di emergenze.
Per l’espletamento delle attività connesse al “Piano di Sorveglianza delle zoonosi e di attuazione di una adeguata rete di sorveglianza epidemiologica”, di cui all’Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del provvedimento, si prevede, un finanziamento di € 180mila a favore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro. Si evidenzia che l’Istituto Zooprfilattico delle Venezie non è autorità competente ai sensi del citato D.Lgs. 6 novembre 2007, n. 193 e pertanto il piano di sorveglianza epidemiologica previsto con il presente provvedimento non rientra tra i compiti istituzionali dello stesso Istituto.
La liquidazione dei finanziamenti a favore dell’IzsVe avverrà per il 70% all’approvazione del provvedimento e per il 30% alla presentazione, entro il 30settembre 2015, alla Sezione Veterinaria e Sicurezza Alimentare, della relazione finale delle attività e della rendicontazione economica a firma del Direttore Generale dell’IzsVe
A cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 19 novembre 2014